BISOGNO PRIMARIO
Quattro gol in tre, nelle ultime otto sfide tra campionato e coppa Italia che hanno aperto il 2020. Cutrone contro l’Atalanta in coppa, Vlahovic a Napoli nella serata in cui Chiesa segnò il primo dei due gol del nuovo anno. Bottino misero per il reparto offensivo della Fiorentina che stenta in campionato, anche perchè al gruppo dei marcatori si sono aggiunti i soli Pezzella, Caceres, Lirola e Benassi. Specchio di una difficoltà sotto porta non esclusiva conseguenza dela manovra a intermittenza degli ultimi tempi. E’ stata in particolare la gara con i nerazzurri ad aver evidenziato le difficoltà strutturali dell’attacco nel 3-5-2 iniziale, con Cutrone poco incline a fare il centravanti e con Chiesa che, gol a parte, non ha potuto sfondare sugli esterni come potrebbe.
L’ingresso a partita in corso di Vlahovic, carta già giocata anche nelle gare precedenti, non ha poi cambiato più di tanto una Fiorentina che ha azzardato pure il 4-3-3, magari con l’inserimento di Sottil, ma che non ha trovato altrettanta pericolosità in area di rigore. Più o meno contro tutte le big del campionato. E’ sotto il piano offensivo che oggi la Fiorentina sembra in apnea, forse più che in mezzo al campo fosse solo per l’importanza che rivestirebbero cattiveria sotto porta e furbizia in area.
Con le carte a disposizione e un calendario diverso, in attesa che rientri Ribery seppure in tempi non brevissimi, il tridente offensivo sembra ancora prematuro, almeno rispetto alla scelta di giocare con Cutrone e Vlahovic riportando Chiesa sulla fascia, un'opzione persino audace che porterebbe alla rinuncia di Lirola in prima battuta, o ad altre soluzioni, ma che probabilmente consentirebbe alla Fiorentina di riempire di più e meglio l’area di rigore. Perché gioco a parte per i viola la strada resterà parecchio in salita se non cominceranno ad arrivare i gol.