APPENDICE DI MERCATO
Non erano fake news, le voci sulla partenza di Sabiri smentite dal d.g. Barone a qualche minuto dal primo round del play off con il Rapid Vienna. La mancata convocazione del marocchino per l’andata della doppia sfida agli austriaci era solo il prologo a una separazione che pareva nell’aria, al di là delle problematiche fisiche (al ginocchio) tirate in ballo dal club come giustificazione alla prolungata assenza dalla lista dei convocati.
Non è dato sapere nello specifico cosa sia realmente accaduto in un precampionato in cui Sabiri si era comunque messo in mostra in un ruolo adattato da esterno (lo stesso club ha annunciato la sua partenza in mattinata, sui propri canali social) ma immaginare che il feeling con tecnico e nuova realtà non sia mai sbocciato pare il minimo, anche perché a questo punto l’addio al marocchino riduce ulteriormente le alternative sulla trequarti, senza che dal mercato estivo sia arrivato un nuovo profilo da aggiungere ai vari Brekalo, Sottil e Ikonè.
Intanto per un Sabiri in Arabia, all’Al-Fayha in prestito con diritto di riscatto (LEGGI QUI), anche Kokorin saluta il Viola Park e torna a Cipro, in prestito secco fino al termine della stagione quando terminerà anche il suo contratto con la Fiorentina, in quell’Aris Salonicco dove già si era imposto nella scorsa stagione. Valutazione diversa quella relativa al russo, non tanto dettata dal rapporto con Italiano (che anzi non ha avuto timori a dargli fiducia nelle amichevoli oltre che nel finale di gara con il Rapid) quanto più per motivazioni tecniche, ma pur sempre ulteriore appendice a un mercato in uscita nel quale in tanti hanno salutato. Segnale di una ricostruzione che in casa viola si è fatta ancora più profonda di quanto non si potesse credere soltanto qualche settimana fa.