ANTOGNONI DAY - MARTINA, L'Incidente un episodio spiacevole

Intervista di Tommaso Loreto
01.04.2010 15:00 di  Redazione FV   vedi letture
ANTOGNONI DAY - MARTINA, L'Incidente un episodio spiacevole
FirenzeViola.it
© foto di Andrea Pasquinucci

E' il ventidue novembre del 1981. La Fiorentina sta giocando di fronte al proprio pubblico, contro il Genoa. I viola sono avanti grazie al rigore messo a segno dal numero dieci: Giancarlo Antognoni. “Antonio”, come lo chiamano tutti, ha optato per una soluzione di potenza. Martina, il portiere del Genoa, non ha potuto far altro che raccogliere il pallone infondo al sacco. Ma i viola vogliono chiudere il conto, e la manovra offensiva non rallenta. Antognoni viene smarcato in area di rigore, lascia rimbalzare il pallone e medita di realizzare la personale doppietta. Qualcuno narra che, di quei tempi e con il freddo tipico del mese di novembre, le righe disegnate con il gesso si potessero persino “gonfiare”. Gesso o freddo, comunque sia, la sfera che tocca il limite dell'area s'impenna in modo imprevisto. “Antonio” tocca di testa, inciampa, poi il buio. Martina esce a valanga, in modo scomposto, ma soprattutto alza il ginocchio in modo preoccupante. Tanto che l'impatto è inevitabile. E violentissimo. Il cuore di Antognoni si ferma per 25 lunghissimi secondi. Lo stadio trattiene il fiato mentre il numero 10 resta steso a terra privo di conoscenza. Il medico sociale del Genoa, il compianto Prof. Gatto, non attende (per fortuna) nemmeno l'autorizzazione dell'arbitro. Ed entra in campo. Con l'aiuto di Ennio “Pallino” Raveggi rianima Antognoni mentre il “Comunale di Firenze” riprende a respirare.



“Ovviamente non è una circostanza che ricordo con piacere – racconta in esclusiva a Firenzeviola.it l'allora portiere del Genoa, Silvano Martina, attuale procuratore, fra gli altri, di Gianluigi Buffon – furono attimi di paura per tutti. Per fortuna è passato un sacco di tempo, e quel momento è soltanto un ricordo sbiadito. Quel che posso dire è che, anche se quell'esperienza era meglio non viverla, comunque ho avuto la fortuna di conoscere Giancarlo Antognoni. Un grande calciatore, e soprattutto un grande uomo. Lo incontro spesso ed è sempre un piacere ritrovarsi insieme. Di certo abbiamo decine di ricordi migliori e più piacevoli di quell'episodio. Oggi non posso esimermi dal fargli anch'io i più sentiti auguri di buon compleanno. Come detto lo vedo spesso, e tutti gli anni che oggi festeggia se li porta “alla grande”. Gli auguro le cose più belle del mondo. Auguri Giancarlo!”