ANCORA IN RITIRO CONTRO LA CRISI
Dopo tante ore di riflessioni e riunioni lontano da occhi indiscreti, la Fiorentina ha scelto di prendere in mano in modo concreto la situazione legata alla prima squadra, reduce dal pesantissimo ko di domenica contro il Napoli e con già alle porte il delicato incontro salvezza con il Crotone: il gruppo, per decisione del presidente (che oggi non ha lesinato accuse al comportamento decisamente passivo della squadra al “Maradona”), da domani andrà in ritiro con un giorno d’anticipo, con l’obiettivo di trovare maggiore unità e compattezza in vista della sfida di sabato. Solo oggi, del resto, Rocco Commisso è tornato al centro sportivo “Astori” per seguire da vicino il lavoro del gruppo viola: prima infatti ha valutato bene assieme alla dirigenza quelle che potessero essere le soluzioni per cercare di riunire Pezzella e compagni e preparare nel modo migliore (soprattutto sotto l’aspetto mentale) la sfida contro la formazione di Stroppa, un match da vincere a tutti i costi per chiudere il girone d’andata a quota 21 punti e rimanere in media con il percorso verso la salvezza.
I meeting in queste ore, come detto, non sono mancati, tanto al centro sportivo quanto nel quartier generale di Piazza Ognissanti. Ma nonostante tutto l’amarezza in casa Fiorentina è ancora moltissima: prima è stato il turno di Cesare Prandelli (al quale ieri, nel corso di un faccia a faccia avvenuto nell’hotel di Commisso, è stata ribadita l’importanza vitale delle due prossime gare, quelle contro Crotone e Torino, che in un certo senso potrebbero avere un notevole peso anche sul suo futuro in panchina) ma non sono mancati confronti nemmeno con l’area tecnica, che pur avendo fatto in questi mesi più volte apprezzabili “mea culpa” resta certamente la prima responsabile del rendimento in campo nell’arco di tutta la stagione di un gruppo che, pur con il settimo monte ingaggi del campionato, si trova a soli cinque punti dal terzultimo posto. Da qui, dunque, la decisione di andare in ritiro con 24 ore di anticipo rispetto al solito: una scelta già sposata dalla Fiorentina dopo la debacle di Bergamo a fine 2020 che, se non altro, aveva portato in dote le buone prove contro Sassuolo e Verona. Basterà questa decisione per scuotere, ancora una volta, le coscienze del gruppo viola?