A CASA DI RONALDO È SOLO FR7. CAMPIONE ANCHE CON CHIESA
Non c'è niente da fare: quando Franck Ribery decide di dare del tu al pallone con la costanza e la qualità viste ieri sera all'Allianz Stadium, spesso e volentieri non ce n'è per nessuno. Neanche se ti chiami Cristiano Ronaldo: come già avvenuto anche nella scorsa stagione, nello scatto del recupero difensivo al Franchi, il leggendario asso portoghese alla fine è uscito sconfitto dal confronto diretto contro il campionario di FR7. Uno show a domicilio dell'imprendibile vecchietto dell'attacco viola, materializzatosi sotto forma di incubo per Pirlo e i suoi ragazzi.
Soprattutto per Federico Chiesa: nel gioco delle marcature individuale chieste ed applicate da Prandelli, spesso e volentieri in ripiegamento autonomo sul 22 bianconero ci andava proprio lui. Il campione affermato, quello che non ci sta a sentirsi rinfacciare la pensione dorata ed anticipata di Firenze, e che al grande ex di serata non ha perdonato niente, riservandogli interventi con lo stesso vigore mostrato anche dai vari Igor e Milenkovic, giusto per citare i primi due che vengono in mente quando c'è da giocare poco di fioretto, tanto da prendersi il giallo per un fallo proprio ai suoi danni. Un messaggio chiaro: stasera non si passa. Se a dirtelo è Ribery, finisci facilmente per credergli.
Inutile girarci troppo intorno: al momento carisma e qualità del classe '83 sono troppo importanti per la Fiorentina, verrebbe quasi da dire vitale. Rinunciarci è difficile, e soprattutto nei grandi palcoscenici tipo lo Stadium ieri sera, o nelle due uscite di San Siro tra la passata e questa stagione, è lui quello in grado di esaltare e dare la spinta all'intero collettivo. Con lo spirito di sacrificio e la voglia di incidere che sta mostrando nuovamente di recente, è innegabile che dal francese e dalle sue giocate passerà la tanto attesa e ricercata svolta che la Fiorentina e la sua gente sperano possa caratterizzare questa seconda parte di stagione.