A CACCIA DEL RISCATTO
Sarà tra i primi nazionali a rimettere piede a Firenze, con quel pezzettino in più di “storia” nello zaino virtuale della vita che però fa la differenza. È stata una Leskovac vissuta sotto una luce diversa quella che Nikola Milenkovic, dopo il blitz in Conference con la Fiorentina, ha visitato per la seconda volta nel giro di due settimane, visto che in quella città solo poche ore fa il difensore ha strappato con la sua Serbia il pass per i prossimi Europei. Le fatiche del classe ’97 - che al tempo dell’ultima partecipazione del suo Paese a quel torneo aveva appena tre anni - sono però appena iniziate. Visto che dopo gli impegni con Vlahovic e soci, da domani Milenkovic sarà chiamato a preparare la partita col Milan all’interno di un reparto che per le prossime 72 ore ore sarà pressoché fantasma.
Ranieri, in vista di San Siro, sarà fuori dai giochi per squalifica mentre Comuzzo farà ritorno a Firenze solo dopodomani. Per non parlare poi di Martinez Quarta e Mina, attesi al Viola Park - se tutto andrà bene - solo per la seduta di giovedì pomeriggio, ovvero a poco più di due giorni dalla sfida con il Milan. Ecco che Milenkovic dovrà più che mai provare a trasformasi nel baluardo difensivo che per larghi tratti delle stagioni passate (compresa l’attuale) è stato. I numeri non mentono e confermano come il serbo anche in questo avvio di annata - complessa sotto l’aspetto del rendimento personale - si stia confermando un pezzo quasi insostituibile per Italiano, che solo una volta - in occasione della sfida con la Juventus - ha deciso di rinunciare per scelta tecnica al numero 4, già schierato sul campo 1.285’, più di qualsiasi altro giocatore.
La gara del Meazza dovrà dunque servire più che mai da stimolo a Milenkovic, che dopo gli errori in sequenza con l’Empoli e la Lazio è ora pronto a riprendersi la scena con l’obiettivo di riscattare anche quella che fu la performance poco fortunata della scorsa Serie A contro il Milan: allora infatti la gara - finita 2-1 per i rossoneri - fu decisa da un grossolano autogol del serbo in pieno recupero su un cross di Vranckx (ex obiettivo di mercato viola, peraltro). Un motivo in più per mettere la pietra sopra a un periodo poco felice.