18 IN GOL, MA ITALIANO CITA UN CALCIATORE MAI AVUTO

14.05.2024 00:22 di  Sonia Anichini   vedi letture
18 IN GOL, MA ITALIANO CITA UN CALCIATORE MAI AVUTO

Ora più che mai mi auguro che la Fiorentina vinca la Conference League. In questi giorni non si è fatto altro che parlare del raggiungimento dell’ottavo posto, dopo aver snobbato il campionato a favore dell’Europa adesso tornano a suonare le campane di coloro che chiedono di fare uno sprint finale per blindare la posizione di classifica che ci consentirebbe, anche il prossimo anno, di giocare la Conference. Siccome sono bastian contraria e non spasimo per questa competizione, mi auguro con tutto il cuore che Italiano e i nostri ragazzi possano portare a Firenze il trofeo perché credo sia opportuno, almeno per me, puntare un po’ più in alto, ambire alla E.L. che ci arriverebbe solo tramite la vittoria della Conference. Ci sarebbe la matematica che ci potrebbe aiutare anche tramite le vittorie in campionato, ma credo che il gap con la Lazio (6 punti) non sia recuperabile tranne che con eventi magici.

L’ottavo posto è stato al momento agguantato con una vittoria contro un Monza che sembrava decisamente motivato perché dopo pochi minuti era già in vantaggio ed ho pensato che sarebbe stata una serata di pene, con una partitella come tante purtroppo ne abbiamo viste ma c’è una caratteristica che la squadra di Italiano ha messo in campo, quella che è stata più legata all’Europa che alla Serie A, ma che ha dato una svolta all’incontro contro i ragazzi di Palladino. La Fiorentina ha fatto gruppo, ha tirato fuori l’orgoglio e la voglia di dare al suo pubblico una soddisfazione in questa penultima gara fra le mura amiche.

La Viola ha tirato fuori le doti che senza dubbio ha in più dei calciatori del Monza ed è riuscita a ribaltare il risultato con Gonzalez e Arthur, portando a 18 i diversi calciatori che sono andati a segno in questa stagione. Anche da questo si capisce la caparbietà del gruppo, si capisce la volontà di non mollare in nessuno dei componenti della rosa ma anche, bisogna essere onesti e Italiano lo ha sottolineato, che “se avessimo avuto una punta da trenta gol sarebbe stato meglio”. Tanto meglio direi, perché anche ieri Nzola, che è partito da titolare, non era in serata come troppo spesso è accaduto. Il messaggio del tecnico spero che rimanga impresso nelle teste dei nostri dirigenti e permetta a lui (dubito) o al nuovo allenatore che arriverà di affrontare il cammino futuro potendo contare su un calciatore, un bomber che manca da tempo. Chissà quale sarebbe stato il destino viola se Vincenzo nostro avesse avuto a disposizione “una punta da trenta gol”. Rimarrà una curiosità che purtroppo non troverà risposta, almeno non in casa viola.

C’è stata poi la solita svista difensiva ma va detto che il povero Quarta, che ci ha fatto sapere nel dopo partita che avevano provato in allenamento quanto successo in gara, è decisamente più basso di Djuric ed è stato pagato pegno, purtroppo. Ormai l’argentino lo facciamo diventare un attaccante visto che rende quasi meglio!

Comunque sia sono contenta che la Fiorentina abbia vinto questa partita perché è sempre valido il detto che vincere aiuta a vincere e, poiché venerdì arriva il Napoli, vediamo di farlo valere.

La Signora in viola