11 METRI DI PASSIONE
Non è certo un momento felice quello che sta attraversando Stevan Jovetic quando si ritrova a tu-per-tu con il dischetto: sono in tutto tre infatti i penalty sbagliati consecutivamente dal numero otto viola, un numero davvero rilevante se considerata la proverbiale freddezza con la quale il talento montenegrino ha sempre calciato dagli undici metri. Il primo di questa (fortunatamente) breve serie di errori risale al 30 aprile del 2012, quando nella sconfitta della Fiorentina a Bergamo contro l'Atalanta JoJo fallì il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita. Sono avvenuti in questa nuova stagione, invece, le altre due defaiances dal dischetto del fenomeno viola: la prima, quella di Parma del 23 settembre, è letteralmente costata due punti alla classifica gigliata; la seconda - indolore per i tifosi viola - è stata quella di 48 ore fa contro l'Ucraina, quando con il suo Montenegro Jovetic ha fallito il raddoppio calciando mollemente un calcio di rigore.
Una serie davvero sfortunata quella del montenegrino, che richiama senza dubbio alla mente quanto avvenne a Luca Toni nel corso del suo primo anno in viola, quando anche il numero 30 ''ciccò'' dal dischetto ben tre calci di rigore (nella 15a giornata contro il Treviso al Franchi, a Livorno alla 25a ed infine a Cagliari nel 29o turno): anche in quella circostanza, l'intera Firenze del calcio gridò allo scandalo nel vedere la sua futura scarpa d'oro fallire così clamorosamente tre calci di rigore consecutivi. La cosa che dunque potrebbe venire più istintiva da pensare sarebbe quella di concedere un periodo di pausa dal dischetto a JoJo per sostituirlo, magari, con un altro rigorista. Scelta che, infatti, fu portata avanti da Prandelli dopo i tre errori di Toni nel 2006: in tale circostanza il rigorista divenne il cileno Jimenez che, guarda caso, sbagliò l'unico penalty che si trovò a dover tirare. Ed il match non era esattamente uno qualunque. Era un Juventus-Fiorentina.