VITOR HUGO, POCO SPAZIO PER L'ADATTAMENTO, NON CREDO C'ENTRI SOUSA. LA PRIMA NEVE...
Il difensore viola Vitor Hugo si è raccontato al portale Uol Esporte parlando del suo inserimento nel calcio italiano e dell'emozione per aver visto per la prima volta, lui brasiliano, la neve all'Abetone con la famiglia. Ecco alcuni passaggi: "Mi sto ancora adattando perché non è facile vivere in paese con una cultura diversa e con un’altra lingua. Qui anche il calcio è molto diverso perché si cerca lo schieramento tattico perfetto per coprire tutti gli spazi per non far raggiungere la palla all'avversario e non c’è una precisa marcatura individuale".
La città e l'italiano "Firenze è bellissima, il cibo è molto buono e le persone molto premurose anche se sembra che, quando un italiano parla, ti stia facendo la guerra invece è solo un modo di fare. Avevo già preso lezioni di italiano a San Paolo e ho continuato quando sono arrivato".
La prima neve "In questi giorni sono andato con la mia famiglia all’Abetone, un piccolo paese vicino a Firenze, e abbiamo visto la neve per la prima volta nella nostra vita. Non sapevo nemmeno come fosse fatta. È stata un’esperienza straordinaria anche se in cima alla montagna dove ci sono le piste da sci e la gente inizia a scendere non sapevamo cosa fare. Abbiamo riso, abbiamo guardato il paesaggio, abbiamo ringraziato Dio. La mia prima reazione è stata quella di fare una palla di neve e calciarla".
Perché la Fiorentina “Perché mi voleva già a metà campionato brasiliano del 2016 ma il Palmeiras non accettò anche se per me la proposta era molto buona. Sono rimasto per dare una mano a vincere il campionato ed infatti abbiamo vinto ed è stato tutto bellissimo. Quest’anno, prima che il mercato aprisse, la Fiorentina mi ha cercato di nuovo ed ho subito firmato”.
Il perché del poco spazio "Dicono che è per via dell’adattamento e io per ora ci credo. Sono qua da sei mesi e prima o poi giocherò. La squadra è molto buona, il giocatore con cui mi gioco il posto è il nostro capitano. Colpa di Sousa che ha fatto la scelta? Ne ho sentito parlare ma non vorrei entrare nell’argomento per evitare di creare conflitti inutili. Parlai con Paulo Sousa, mi incoraggiò molto a venire in Italia perché secondo lui sarei stato molto d’aiuto alla squadra. Purtroppo lui se n’è andato, ma ora c’è mister Pioli. E’ una brava persona. Parlo direttamente con lui, mi dà molti consigli, quindi non ho niente di cui lamentarmi”.
Esultanza al primo gol "Ho fatto un sondaggio sui social e qualcuno mi ha suggerito di imitare l’esultanza di viola del passato. Non so se andrò ad afferrare la bandierina o se improvviserò".