VIERI, Viaggio nel suo pianeta e tante curiosità
Viaggio sul pianeta Bobo, a pochi chilometri di distanza da Firenze, nella Prato di Vieri - nuovo attaccante viola -, resa incandescente da un sole africano, gradi 40 circa... Una giornata seguendo le sue orme; da quando sbarcò, ancora senza barba, da un Jumbo decollato da Sidney 35 ore prima, ad oggi; tracce più presenti di quanto immaginassimo, pensando noi, sempre e soltanto a Milano, come città unica dei suoi interessi generali. E invece no: il cordone ombelicale con Prato non è stato mai reciso, anzi; reso più solido dall’età matura e dalla sicurezza che gli amici di sempre sanno regalargli, senza dimenticare la famiglia. Per la Fiorentina è stato semplice tessere questa trattativa perché Vieri è a casa da giorni: i contatti risalgono al week-end della scorsa settimana, le visite a Careggi a martedì. La mappa dei suoi spostamenti ci ha portato ad intercettarlo in un negozio di abbigliamento nell’elegantissima Pietà, la zona chic di Prato. Bobone col capello corto, leggermente abbronzato, coi bermuda verde militare,maglietta estiva e un fisico molto asciutto, come ai bei tempi. Particolare decisivo in queste ore in cui i nemici del suo avvento in viola sono superiori, pare, ai favorevoli.
Sorridente, disponibile a fare due battute ma fuori dai taccuini. «Non posso parlare, scusatemi, ma è stato deciso così, tanto tra poche ore ci vedremo in ritiro...». Ordini superiori del vertice viola: probabilmente sarà a Castelrotto domani mattina, al più tardi lunedì. E ci sarà la conferenza stampa ufficiale. Per ora niente, solo sensazioni: è felice, basta guardarlo negli occhi. Non vede l’ora di iniziare. Ha cercato questo scommessa, l’ha ottenuta. I test medici raccontano che sta benone; integro, con un anno in meno, in pratica, sulle spalle perché nel passato campionato si è curato, allenato, preparato a rientrare solo per gli ultimi spiccioli del torneo con la maglia dell’Atalanta. Insomma è fresco. Può bastare tutto questo? Certamente no; la differenza nascerà solo nelle sue motivazioni. Nel negozio ci sono gli amici veri, quelli con cui condivide i momenti di svago quando transita lungo il Bisenzio: scherza, ride, è nella sua tana ideale. Gira in scooter, si gode la sua gente, fa cose normali. Le ore di relax nella splendida villa sulla pendici della Calvana, in località I Bifolchi - dove due settimane fa c’è stata una grande festa in occasione del matrimonio della sorella Veronica-, con vista su Santa Lucia, il campo che lo vide nascere come calciatore. Il medesimo che dette i natali pallonari a Paolo Rossi. Lì troviamo Rodolfo Becheri, presidente storico del Santa Lucia, dal 2001 Coiano- Santa Lucia dopo la fusione, e Ferdinando Pampaloni (ex dirigente del Coiano). Becheri ci offre un caffè nella sede della società; dalla parete ci guardano le foto di Rossi col Vicenza e di Vieri col Toro. Becheri, classe 1930, è una miniera di ricordi, lo ascolteresti per ore. Ama il calcio e adesso ha anche un nipote che sta per debuttare in serie A col Livorno, Alessandro Diamanti, con alcuni anni di C alle spalle, uno di questi con la Florentia Viola. «Christian arrivò da noi nel settembre dell’88, perché il Prato inizialmente non lo volle tesserare. Era grassottello, di testa colpiva male ma se chiudo gli occhi – dice Becheri - vedo ancora la traversa ballare dopo uno dei suoi classici tiri violentissimi. Aveva solo 15 anni e dall’Australia era tornato a Prato con un suo amico, Paul Okon (poi centrocampista anche della Fiorentina, ndr)...». «Siamo felici - dicono in coro i due - che sia arrivato a Firenze: per noi farà bene».
Nel circolo “La Pietà“, a due passi dalla chiesa, c’è il padre di Christian, talento mai compiuto definitivamente del calcio italiano anni Sessanta-Settanta: Roberto Vieri detto Bob ogni giorno è lì a giocare a carte. «Qualche volta passa anche Christian - ci racconta il barista Gino -, l’anno passato ci portò anche Paolo Maldini». Vieri senior è noto per avere un carattere introverso, poco incline alla comunicazione. Arriva la conferma: ci fa sapere di non avere nessuna voglia di parlare.
Christian Vieri da ieri mattina è della Fiorentina: c’è anche la firma sul contratto anche se ancora ufficialmente non è stata annunciata.
Bobo guadagnerà circa 600mila euro netti, più tutti premi legati a gol, presenze e al raggiungimento di obiettivi vari: soldi, dunque, che potrebbero raddoppiare. Da gladiatore dell’area a chioccia di Pazzini, perché questa adesso è la sfida che più di tutto lo intriga. Chiudere una carriera maestosa - sublimata da oltre200 gol - all’insegna della dignità e non dell’emarginazione dorata in una periferia del pallone. Anche per questo ha rinunciato a due offerte molto più ricche sul piano economico ma meno soddisfacenti su quello tecnico.