SERIE A, La settimana più lunga
Avete visto il calendario delle prossime tre giornate? In nove giorni si giocheranno: Napoli-Juve, Milan-Roma, Genoa-Fiorentina e Palermo-Inter (oggi e domani); Fiorentina-Napoli, Inter-Genoa, Juve-Empoli e Roma-Lazio (mercoledì); Lazio-Fiorentina, Empoli-Roma e Juve-Inter (3 e 4 novembre). Le prime quattro (che hanno staccato il gruppo) saranno impegnatissime. Il calendario dell’Inter è il più duro, quello della Roma e della Juve non facile, per la Fiorentina più abbordabile. Il tutto culminerà il 4 novembre con lo scontro diretto di Torino fra Juventus e Inter, un calice velenoso che nei sogni del presidente bianconero Cobolli Gigli si sarebbe trasformato in una dolce pozione. In realtà la Juventus dovrà evitare di sognare già nell’anticipo di Napoli dove - senza Ranieri in panchina e Nedved in campo - dovrà affrontare un avversario imprevedibile. La squadra di Reja ha un buon attacco (14 gol), uno Zalayeta che vuol dimostrare ai suoi ex compagni qualcosa di importante, un Lavezzi scatenato ecc. Ma l’attacco juventino (17 gol) è più forte e la difesa (7 gol presi) più quadrata. Sarà una gara divertente, mentre nell’altro anticipo Torino e Cagliari lotteranno per lasciare le zone basse della classifica. Sta meglio il Toro (ci sarà anche Recoba), ma dovrà far fronte a molte assenze; in altalena i sardi.
Le partitissime domenicali saranno Palermo-Inter e Milan-Roma. Mancini ha perso Vieira fino al 2008 e se n’è lamentato: lo capiamo, ma c’è da dire che in campionato il francese ha giocato solo 68’ (a Reggio) e l’Inter era andata avanti (bene) senza di lui.
Certo, a Palermo, con le fatiche di Champions League nelle gambe, non sarà facile. L’Inter vuol davvero fuggire? Lo dimostri.
A San Siro, la Roma (stavolta senza Totti) ha sempre fatto belle partite e tuttavia stavolta dovrà affrontare un avversario che si è riscattato in Champions (Gilardino prim’attore) e ha riacquistato gioco e morale col ritorno di Kakà, anche se ha perso Jankulovski. La squadra di Spalletti prende troppi gol (12 in 5 partite) ed è reduce dal 4-4 col Napoli. Entrambe le squadre hanno vinto in Europa e questa è una partita “internazionale” (vista la statura delle squadre), quindi in grado di esaltare le megliori doti dei rossoneri, che invece si deprimono contro avversari di media portata (vedi sconfitta con l’Empoli). Ma la Roma darà loro spazi come lo Shakhtar? Insomma: il Milan sarà quello di domenica o di mercoledì?
Un’altra bella partita sarà Genoa-Fiorentina. Non solo per ragioni di classifica: in casa i rossoblu si esaltano (ma non sempre vincono) e la Fiorentina, reduce da Vila-Real, ha ritrovato il Vieri goleador, oltre a giocare un bel calcio. La squadra di Prandelli non potrà fallire, se vorrà coltivare le proprie ambizioni, anche se il Genoa non sembra avversario facile. A mezz’acqua, bella la sfida della Lazio (reduce dalla sconfitta di Brema, senza Zauri e Firmani) a un’Udinese che ha buone possibilità di farsi largo; Empoli-Atalanta, dopo l’exploit della squadra di Cagni (5 soli gol segnati) a San Siro, ci potrà chiarire le vere ambizioni della squadra di Del Neri; il Catania (seconda difesa della serie A, 8 punti in 4 gare, ma soli 6 gol all’attivo) sarà alle prese con una Sampdoria risorta e grazie alle prodezze di Montella e Bellucci.
Due scontri diretti nelle zone basse della classifica: a Siena sarà di scena una Reggina che ha l’attacco meno prolifico (5 gol), ma recupererà Amoruso (anche i toscani segnano poco); a Parma (Di Carlo in pericolo) giocherà un Livorno che non ha mai vinto e ha la difesa più battuta (18 gol). Molto pepe ovunque e speriamo che gli arbitri lo reggano bene.