PRADÈ, COMMISSO HA SPESO. AL MASSIMO HA SBAGLIATO NELLA SCELTA DELLE PERSONE

02.12.2020 21:11 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
PRADÈ, COMMISSO HA SPESO. AL MASSIMO HA SBAGLIATO NELLA SCELTA DELLE PERSONE
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© foto di Federico De Luca

Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, è intervenuto a 'Il salotto dello sport' in onda su RTV38. Queste le sue dichiarazioni: "Oggi non c'è alchimia come un tempo si era creata con i tifosi. Stiamo pagando questo momento: la situazione del Covid-19, quella di chiusura la stiamo pagando tantissimo. Sembra un campionato di subbuteo e non normale. Abbiamo 19 giocatori nuovi, alcuni non sanno cosa significa giocare al Franchi perché se non la vivi, non la puoi capire".

Sulle cifre spese: "Rappresento la società, Rocco Commisso, la famiglia, Barone e la Fiorentina tutta. Voglio esprimere il nostro stato d'animo che è di delusione, di grande dispiacere nei confronti della gente. Sia il presidente che i tifosi non meritano questo e lo sappiamo bene. Ho letto tante critiche, ma questi numeri ci fanno capire che la proprietà ha speso un sacco di soldi da quando è arrivato. Il presidente ha speso oltre 300 milioni, l'unico errore che può aver fatto è aver scelto delle persone. Io sono il responsabile di tutto ciò, non mi ha mai messo limiti. Ho fatto io tutte le scelte, condivise, ma le ho fatte io. All'interno della squadra ci sono 12 Nazionali e 2 nelle Under: abbiamo 14 giocatori da Nazionale e non possiamo essere quelli di adesso. Non possiamo perdere con Sampdoria e Benevento e non si può pareggiare con lo Spezia. Mancherà una punta, un regista che ha altro tipo di gioco, ma tutto questo non è giustificabile. I responsabili sono due: io e la squadra".

Sull'attacco: "Con i se e con i ma, con il senno di poi vengo a dirti che mi sarebbe piaciuto anche a me avere Dzeko, Belotti, Milik, Lukaku o chi per loro. Ma la decisione è stata presa con Iachini e tutta la società. Andare a prendere per prendere quando hai tre giovani che l'anno precedente hanno fatto le ossa e che possono esplodere in qualsiasi momento... I numeri sono impietosi, ma bisogna avere il coraggio di non mollare niente e proseguire sulle nostre idee. Abbiamo solo 2 gol dall'attacco, sono pochissimi. Abbiamo preso degli incursori a centrocampo che devono fare più gol come Castrovilli o Bonaventura. Abbiamo pensato a Ribery al top della forma che potesse aiutare le punte. Possiamo non essere competitivi con le grandi, ma con le altre non ci sono discussioni".

Su Cutrone: "Lui ha un riscatto a 16 milioni dopo 26 partite da titolare, ma nessun impedimento è stato dato agli allenatori perché se segna vale anche più di quella cifra. Noi abbiamo spiegato che la Fiorentina ha preso il giocatore per essere utilizzato, questo discorso sarebbe valido dopo 25 presenze".

Su Kouame: "L'abbiamo preso infortunato, ma una volta recuperato abbiamo visto in lui tante belle cose. In estate con Iachini abbiamo rifiutato un'offerta da una società inglese importante".

Su Vlahovic: "Anche qui, la Roma ed un club inglese avevano fatto offerte importanti, ma l'abbiamo rifiutate. Poi è ovvio che tutti noi pensiamo a migliorare la squadra".

Su Ribery: "Mi dispiace che non posso farvi vedere un video che ci ha mandato alle 19:30 sul tapis roulant. Franck ha avuto problemi alla caviglia, ha avuto delle ripercussioni sui flessori e non ha mai ancora giocato al 100%. Lui è un passionale, ti deve dare amore, ci manca la nostra gente e lo stadio pieno. Nel bene e nel male, nel calore e nella contestazione. Lunedì noi giochiamo una partita di vita o di morte, mi dispiace dire sfida-salvezza perché è la decima giornata, ma la cronaca dice questo. Lunedì sarebbe stata una bolgia, alla fine della partita non lo so. Ma all'inizio ci sarebbe stata una grandissima bolgia. Il primo a sentire addosso questo senso di depressione sono io".

Sull'ambiente: "Ora come ora non si riesce a capire il trasporto che si sente dentro questo stadio. Prendete Amrabat: che cosa sa di Firenze lui? Di fatto niente. Non la conosce minimamente".

Su Pedro: "C'è un diritto di acquisto del Flamengo che scade il 30 dicembre. Se i brasiliani in futuro vorranno venderlo, noi abbiamo un diritto di pareggiare l'offerta per riportarlo da noi. Pedro ha il Brasile dentro, in quel contesto rende di più. Noi lo seguiamo settimanalmente, abbiamo persone che ci dicono cosa sta facendo settimana per settimana. I gol là contano certamente: se uno segna in Terza Categoria poi segna sempre".

Sul ruolo dei giornalisti: "Oggi con la pandemia è più importante. Molto più importante perché la gente legge molto di più non essendoci contatto. Prendiamo ad esempio la notizia sul focolaio uscita oggi: quanti vi hanno chiamato da Genova per sapere se fosse vero? Non va bene, è destabilizzante. Tutti dobbiamo stare più attenti".

Sull'attaccante per gennaio: "Ora devo pensare al campo, non si parla di rinnovi di contratto o di mercato. Io vorrei sapere chi muove delle punte a gennaio".

Su Ilicic: "Gli insulti che prendeva nel tragitto dal centro sportivo al campo è una cosa incredibile. Lui andò in depressione e dopo 4 mesi voleva già andare via".

Su Sottil: "Abbiamo trovato l'allenatore giusto per farlo crescere quest'anno. In un anno di esperienza a Cagliari può maturare e al 100% a fine anno torna alla Fiorentina con un prolungamento del contratto di cinque anni".

Su Iachini: "Abbiamo scelto insieme la sua conferma per stima, meritocrazia e stima di Iachini. Quello che deve fare un dirigente e quello che devo fare io è portare sul piatto più situazioni. Per me Iachini ha fatto un grandissimo lavoro, lo stimo e lo apprezzo. Lo abbiamo esonerato per dare qualcosa di più fresco che rimuovesse l'ambiente. Solo su questo".

Sul regista: "Pulgar, Amrabat, Castrovilli, Borja Valero e Bonaventura. Con il play oggi giocano pochissime squadre, abbiamo pensato ad un centrocampo a 2 o a 3, Borja a tenere palla, Castrovilli e Bonaventura come incursori, Duncan magari più fisico... Torreira in quel momento storico non era interessato alla Fiorentina. Poi che a me piaccia non è un mistero visto che l'ho preso io alla Sampdoria. Per me il centrocampo nostro è tra i più forti in Italia".

Su Prandelli: "Ci ha colpito la grandissima voglia di far bene, l'amore per Firenze e un sentimento forte verso questa società. Lo abbiamo incontrato sempre io e Joe, è motivatissimo, si rimette in gioco in un ambiente che conosce benissimo. Già a Roma con lui quando ci ho lavorato era nato feeling".

Su Sarri e Spalletti: "Il mio lavoro è sondare tutte le situazioni possibili. Oggi la Fiorentina a livello aziendale è molto forte. Io leggo che si scrive che mancano uomini di calcio, che bisognerebbe mettere un direttore generale. Posso fare l'elenco, ma da Antognoni a quelli dello staff sono tutti uomini di calcio. La parte amministrativa, finanziaria e legale abbiamo professionisti top a seguirla, ma Barone gestisce tutta questa parte qua. Lui è un uomo di calcio anche perché gestisce i New York Cosmos. Il nostro presidente, Barone ed io: l'azienda è formata ed è una delle poche che ha pagato regolarmente tutti gli stipendi ai calciatori, ai dipendenti, ai procuratori... I presupposti per far bene ci sono tutti, questo per noi è un vanto".

Su Commisso e le possibilità che possa stancarsi: "Spero fortemente di no, ma è molto deluso dalle tante critiche non vere che ricadono su di lui. Io quando la Fiorentina perde sto male per me, per la squadra e per i tifosi, ma in primis per lui. Commisso è venuto qua, vuol fare tante cose... Chi viene qua ad investire 70-80 milioni per un Centro Sportivo? Spero solamente che non si stanchi, ma comunque Barone lo conosce benissimo e ci dice di stare tranquilli che combatterà ancora di più al nostro fianco".

Sulle tempistiche della cessione di Chiesa: "Le operazioni si fanno in due. Quando ci sono delle situazioni fortemente compromesse... Callejon era bloccato da un pezzo, per poter cambiare più moduli ed era una richiesta esplicita di Iachini. Avevamo preso l'impegno e l'avremmo preso anche se fosse rimasto Chiesa".

Sullo scouting della Fiorentina: "Non siamo e non eravamo nel momento di scovare e Pedro te lo dimostra. Noi avevamo bisogno di calciatori fatti che conoscessero il nostro campionato e che alzassero il livello della personalità nel nostro gruppo. Ho letto anche che manchiamo di personalità: più di Pezzella, Ribery, Borja Valero... Sono giocatori che hanno fatto le guerre. Questa è gente che parla, che si prende le responsabilità e ci mette la faccia. Callejon ha una personalità silenziosa incredibile".

Su Amrabat: "Lui aveva visto Firenze quando era Firenze. E' un giocatore forte. Nel momento che capirà Firenze crescerà ancora di più. Non mi preoccupa certamente".

Sul monte ingaggi: "Sono classifiche non veritiere. Tante squadre abbattono il tetto salariale con i bonus e i premi fedeltà. Ci sono squadre sicuramente più alte dei 50 milioni, ma rispecchia la stagione deludente che stiamo facendo. In un anno e mezzo va detto che è stato fatto un lavoro di scrematura incredibile. Oggi di esubero c'è qualche milione di euro tra Saponara, Eysseric e Montiel. Poi Montiel ci ha fatto vincere a Udine e si è ripagato tutto il contratto (ride, ndr)".

Sui giocatori coccolati: "Noi mettiamo una forte pressione ai calciatori. Barone è uno che non è molto leggero, anche io ci parlo. Io sono partito dicendo che la prima responsabilità è la mia perché quelli che ci sono qua li ho scelti io. Ho rifiutato offerte e voluto che Milenkovic restasse, così come Pezzella e Dragowski. Biraghi lo abbiamo rivoluto fortemente. La seconda responsabilità è la loro però perché in campo ci vanno loro. Comunque siamo stati colpiti dal Covid più di tutti insieme al Genoa, Pulgar out 40 giorni, Pezzella 2 mesi... La nostra forza ora deve essere Prandelli, non voglio responsabilizzarlo troppo, ma lui conosce questa città meglio di chiunque altro, ogni dettaglio. La cosa che mi dispiace di più è che non ci siano i tifosi".

Sul malcontento di alcuni giocatori: "Firenze non è una città facile. Escludo che ci siano problematiche: non ne abbiamo avuto nessuno con chi è rimasto. Abbiamo messo nel contratto dei calciatori eventuali premi per una vittoria di Coppa Italia oppure per una qualificazione in Europa League o in Champions League".

Sul settore giovanile: "Stiamo lavorando tanto sulla regione, abbiamo fatto ottimi investimenti per la Primavera come Gentile, Monteanu sotto consiglio di Mutu anche. Stiamo seguendo Aquilani, Buso... Tutto il sistema del settore giovanile sta vivendo grandissime difficoltà per la pandemia, ma sono contentissimo del lavoro di chi se ne occupa".

Sui modelli Sassuolo e Atalanta: "Sono due modelli. Devo fare i complimenti a entrambe. Abbiamo ottimi rapporti con loro, soprattutto con il Sassuolo. Con De Zerbi e Gasperini sono stati bravi, seri e hanno trovato continuità con la loro guida tecnica. Il Sassuolo sono bravi, giocano un grande calcio, ma penso che questa situazione contingente li abbia un po' facilitati".

Su Lirola e Duncan: "Ci devono dare di più. Lirola era il più forte esterno del campionato, fu una richiesta di Montella e condivisa da me. Duncan da gennaio in poi ha fatto un ottimo campionato, ma ovviamente lo abbiamo pagato di più del suo valore perché a gennaio funziona così".

Su Montiel: "Abbiamo scelto di mandarlo in Portogallo anno scorso dove il mister era Velazquez, mio ex tecnico all'Udinese. Ci ha confermato che avesse grandissime qualità, è serissimo, ma deve aumentare la forza fisica. Ci sta il paragone con Robbiati, ma è importante che anche lui cresca attraverso un percorso e torni pronto per questa squadra".

Sui due anni di lavoro alla Fiorentina: "Non sono mai anni persi. I giocatori crescono, le situazioni migliorano. Spero che la pandemia ci consenta di lavorare con più calma. Ci sono stati commenti sul fatto che non abbiamo portato la squadra in ritiro oppure sui giorni di riposo. Siamo in bolla dall'inizio del campionato e quello significa essere in ritiro. Coloro che sono andati con le Nazionali sono dovuti tornare da Milano per stare in ritiro fino a domenica sera perché finiva la bolla. Prandelli ha dato lunedì di riposo, martedì convocazione alle 17:30 per il tampone, chi voleva lavorare sulla forza poteva farlo e molti lo hanno fatti, ed infine cena al centro sportivo. Bisogna informarci per scrivere. Noi possiamo essere criticati però solo per quello che stiamo facendo in campo. Leggere queste cose ci destabilizza".

Su Lovato: "I calciatori che allena Juric bisogna vederli alle altre squadre negli anni successivi. Rrahmani non gioca, Kumbulla idem (ride, ndr)".

Sulla squadra e la pressione che viene messa ai calciatori: "Sappiamo come farlo".

Sul fatto di lavorare con pochi procuratori: "La Fiorentina è particolare. Commisso e Barone sono americani, non hanno un grandissimo feeling sugli agenti. In America la gente ha una percentuale fissa pagata dalla federazione statunitense sui contratti dei giocatori. La mia storia è il lavorare con tutti, non posso stare simpatico a tutti quanti, ma penso di avere la stima di molti".

Sul tempo per tornare grandi: "Con Pradè o senza poco tempo. Io ho un rapporto forte con il presidente, quando non sarà contento di me sarò il primo a farmi da parte, ma fino a quel momento cercherò di fare la Fiorentina più forte possibile e mi batterò per questo. Non ho mai pensato di dimettermi, assolutamente".