Moretti rivela: "A 18 anni alla Fiorentina stetti male. Mi salvò Baresi"

Moretti rivela: "A 18 anni alla Fiorentina stetti male. Mi salvò Baresi"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom
Ieri alle 15:23News
di Redazione FV

Emiliano Moretti ha raccontato le difficoltà della sua carriera, iniziata alla Fiorentina, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Mi stavo allenando alla Borghesiana, mi chiamano: “Dacci una risposta”. Con lo scooter mi precipito a parlare con i miei, era il mio primo spostamento. Okay immediato ai viola, logico. Sono subito andato al ritiro di Viareggio, con la Primavera. Ora parlo di un argomento che ho sempre trattato con molto rispetto.

Certi momenti sono pietre su cui si basa la crescita di una persona, diventano parte di te stesso. Non mi va però di condividere tutto, non sono uno che si lascia andare, anche se mi ritengo sensibile e sentimentale. A Firenze, dopo il torneo di Viareggio, ho una distorsione alla caviglia. L’infortunio comunque non ha inciso rispetto al problema principale. Mi curavo e non mi allenavo: è iniziato un periodo di grande difficoltà, faticavo ad abituarmi a una vita diversa, senza le mie certezze. In 2-3 mesi il disagio è aumentato sempre di più. Non ne parlavo con nessuno, non chiedevo aiuto: pensavo di poter combattere da solo. Al convitto con me c’erano ragazzi che vivevano la più entusiasmante delle condizioni: un club storico, calcio ad alti livelli.... Una mattina alzo il telefono: “Papà, prendo il primo treno e vengo a Roma”. Abbandono totale. C’era una opportunità, ora non c’era più nulla".

Il lieto fine: "Mio padre mi dice era arrivata una telefonata da una certa persona, non so se fosse vero o no. “Questa persona è stata contattata da Franco Baresi”. Baresi?!? “Sì, proprio lui. Avrebbe chiesto: ma che fine ha fatto Moretti?”. Ho sentito una botta allo stomaco, a ripensarci ho ancora la pelle d’oca. L’unica parola che riesco a pronunciare è “Grazie”, torno a lavorare. Appena uscito da quella stanza, sono tornato a giocare a pallone: in un attimo ho rivisto tutto. Ero alla macchina e mi dicevo “Che ci faccio io qui?”. Di colpo ho fatto tabula rasa di una crisi. Il mio treno era già passato, ne ho ripreso uno al volo: ho avuto fortuna, è stata la Svolta con la S maiuscola".