Gli ex viola nella Fiorentina di Commisso: i dubbi sul ruolo e una storia di scarsa operatività
Non un direttore generale a tutti gli effetti, ma un ex viola. Nelle ore scorse è spuntata anche questa ipotesi per 'rinforzare' la struttura societaria. Premesso che in questo caso, vista la situazione della Fiorentina, servirebbe davvero una figura dirigenziale di alto profilo, da Galliani a Giuntoli per intendersi, non pare così semplice neanche individuare il profilo di ex giusto per questo momento così delicato. Sono circolati vari nomi, da Riganò a Borja Valero, passando per Di Livio. Tutti certamente accomunati da un grande legame verso la Fiorentina ma occorrono delle riflessioni.
Ex viola, quale ruolo? - L'impressione è che se dovesse entrare nel club un ex viola, potrebbe rischiare di avere un ruolo tutto sommato limitato. Dipende ovviamente dalle aspettative di chi arriva, ma difficilmente potrebbe essere accettato il ruolo di puro parafulmine: l'ex viola potrebbe stare sì a contatto con la squadra, magari presentarsi ai microfoni delle tv nel pre-partita, ma alla fine dovrebbe fare i conti con un ridotta operatività e scarsi margini per poter incidere. Potrebbe invece essere interessante avere una figura di questo genere qualora dovesse arrivare anche un uomo di calcio in grado di prendersi cura di tanti fondamentali aspetti della quotidianità viola. L'ex giocatore (a cui andrebbe comunque trovato un ruolo ben preciso e di spicco) potrebbe a quel punto essere quell'elemento di fiorentinità e garante della tifoseria richiesto da molti addetti ai lavori e a cui faceva riferimento in una recente intervista a Radio Firenzeviola anche Vittorio Cecchi Gori. Lui in effetti oltre ad Antognoni si era circondato di fiorentini veri, dal vicepresidente Ugo Poggi al team manager Roberto Giachetti. E gli allenatori del settore giovanile erano quasi tutti ex viola da Chiarugi a Piccinetti, passando per Tendi, Di Gennaro e Luciano Bruni.
I dirigenti viola di Commisso - Se andiamo a ripercorrere gli anni di presidenza Commisso, uno dei primissimi ex viola ad entrare in società fu proprio Giancarlo Antognoni che mantenne il suo incarico di club manager fino al luglio 2021, quando il rapporto si interruppe per divergenze con la dirigenza sul ruolo del Capitano. Che per inciso raramente (forse mai) fu coinvolto nelle decisioni di mercato nonostante la sua competenza. Un altro ex viola chiamato nella dirigenza da Commisso fu Dario Dainelli, in qualità di supervisore dell'area tecnica. Anche per lui due stagioni e poi la decisione di lasciare in virtù del fatto che in quel momento avrebbe voluto un ruolo più operativo rispetto alla proposta di allenatore del settore giovanile. Da quel momento, a livello dirigenziale non ci sono più stati ex viola nella Fiorentina di Commisso. E anche gli allenatori - in questo caso sempre ex viola - chiamati negli ultimi sei anni, da Montella a Prandelli, non hanno avuto un cammino fortunato, l'uno esonerato dopo quattro mesi, l'altro costretto alle dimissioni. Iachini, invece, forte del rapporto con Commisso, ha avuto un percorso diverso tanto che il presidente gli avrebbe dedicato perfino una statua.
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