LUCA TONI, Troppi talenti all'estero

21.08.2007 10:01 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

A 30 anni, si può lasciare l’Italia senza troppi rimpianti, ma quando giovani talenti come Rolando Bianchi o Giuseppe Rossi vanno a giocare all’estero, qualche dubbio viene. Al raduno azzurro a Milano, Luca Toni esprime tutta la sua personale perplessità sul fatto che le società italiane non abbiano investito su giocatori che possono rappresentare il futuro anche della Nazionale.
 «Personalmente mi dispiace vedere certi giocatori all’estero come Giuseppe Rossi e Rolando Bianchi e sapere che le società che potevano tenerli non hanno investito su di loro per farli restare in Italia», spiega l’attaccante del Bayern. Che in Germania c’è andato dopo che tutte le grandi squadre italiane lo hanno cercato, senza però fare il passo decisivo per comprarlo: «Sono stato vicino a restare in Italia spiega - c’erano trattative con tutte e tre le grandi, cioè Milan, Inter e Juventus, ma poi non se n’è fatto niente e sono andato via».
 Soddisfatto della sua scelta e già autore di un grande inizio in Bundesliga con due gol nelle prime due partite, Toni spiega che tutto sommato poi all’estero non si sta così male. Per esempio, «in Germania c’è molta più tranquillità e serenità per giocare» e poi ricorda che «l’altro giorno a Brema abbiamo vinto 4-0, ma i tifosi locali hanno applaudito i loro giocatori e, quando siamo usciti sul pullman, hanno applaudito anche noi del Bayern».
 Nella «squadra strepitosa» dove gioca Toni c’è anche uno dei giocatori più temibili della Francia, cioè quel Franck Ribery «con cui ancora non riesco a comunicare bene, ma di questa partita discutiamo in allegria».


 Molta meno allegria c’è nelle parole del ct francese Raymond Domenech, ma Toni non se ne preoccupa più di tanto: «Magari lo sta facendo apposta per caricare questa gara. L’importante è che noi abbiamo vinto la finale...Le cose che dice danno fastidio solo a lui, noi non ci pensiamo e ci interessano poco certi comportamenti. Potremmo fare una grande partita contro la Francia anche se abbiamo iniziato più tardi».
 Alla maglia azzurra non rinuncerebbe mai e Toni si dice dispiaciuto della scelta fatta da Nesta e Totti: «Era bello vederli in questo gruppo, ma bisogna rispettare le loro scelte. Per un italiano, giocare in nazionale è sempre il massimo e, anche se non si è al top della forma, questo gap viene colmato dalla voglia di esserci». Parole che servono in questo momento di confusione.