LAZIO e PALERMO, Tanta voglia di volare. Le altre protagoniste
Lazio e Palermo si candidano per un campionato a ridosso dei club più ricchi e più forti. Le altre squadre sognano un torneo tranquillo, magari impreziosito dall’accesso all’Intertoto che è pur sempre un traguardo di cui tenere conto anche se qualche società in passato l’ha snobbato. Grandi a parte, ecco gli spunti che questo scorcio di estate (si tratta comunque di calcio d’agosto) ha regalato alle restanti quindici squadre della prossima serie A. Con i voti sin qui guadagnati tra amichevoli estive e primi test ufficiali, come quelli che hanno visto impegnata in Intertoto la Samp.
ATALANTA. Coppola al posto di Calderoni: nel cambio ci ha guadagnato. A centrocampo il faro è sempre Doni. L’incognita più grande? Forse Del Neri, reduce da tre fallimenti tecnici consecutivi (Roma, Palermo, Chievo). Voto 6.
CAGLIARI. Giampaolo lavora per far ammortizzare all’ambiente la cessione di Suazo. Foggia è una certezza, il resto del fronte offensivo andrà valutato con i primi impegni ufficiali: Acquafresca e Larrivey, i titolare prescelti, possiedono qualità ma restano pur sempre debuttanti in serie A. Voto 6.
CATANIA. Un portiere argentino (Bizzarri) in porta. Poi Terlizzi nel cuore della difesa: ecco i nomi scelti per potenziare la retroguardia, lo scorso anno tallone d’Achille della squadra. Il primo compito di Baldini? Integrare nel gioco l’uruguaiano Martinez, deputato, con Spinesi, a fare gol. Voto 6.
EMPOLI. Come al solito ingaggi lungimiranti: Marchisio ha forza e carattere, Giovinco è una rivelazione e farà bene. Giacomazzi vice-Almiron: Cagni sta addestrando l’uruguaiano. Per il resto squadra matura, organizzata, umile. Voto 6,5.
GENOA. Crea, segna, incassa: squadra eccessivamente spregiudicata, forse. Occorrerà crescere, allora, in scaltrezza e sagacia tattica. L’attacco funziona, forse serve un maggiore filtro in mezzo al campo. Assodato: Marassi tornerà ad essere campo rognoso per tutti. Voto 6,5.
LAZIO. Un collaudato telaio di gioco è la forza della squadra che, in taluni frangenti, sembra esprimersi quasi a memoria. Difesa, senza il portiere Carrizo, ovviamente da valutare. Per il resto funzionano gli automatismi a centrocampo. Pandev meglio di Rocchi. Naturale che il preliminare di Champions diventi il crocevia dell’anno. L’impronta di Delio Rossi permane. Voto 6,5.
LIVORNO. Tavano, Rossini, Tristan, Riganò (probabilmente): Spinelli ha scelto l’opulenza numerica per cancellare il ricordo di Lucarelli. La chiave dell’anno sarà proprio questa: partire bene, azzerare le paure senza il bomber che ha caratterizzato le ultime quattro stagioni. Gemelli Filippini riuniti e già in palla. Voto 6,5.
NAPOLI. Squadra da completare: Reja si è già esposto. Hamsyk strappa consensi. Gargano è bravo ma deve accelerare le giocate. Come Lavezzi, uno che abusa troppo nei dribbling. Manca un ariete in attacco. E anche la difesa necessiterebbe di un centrale esperto. Il pericolo saranno la fretta e le pressioni dell’ambiente. Voto 6.
PALERMO. Rivedere Amauri in campo ha riportato i tifosi rosanero alle istantanee dello scorso autunno, squadra addirittura in testa alla classifica. Gli innesti sono stati tanti: ovvio che Colantuono stia lavorando su meccanismi e varianti di gioco. Jankovic ha talento. Miccoli si coniuga bene con Amauri. Voto 6,5.
PARMA. Un trofeo vinto in Spagna ha riportato i tifosi ai tempi di Tanzi e Scala, quando sbancare in Europa era quasi consuetudine. Budan-Reginaldo: la coppia funziona. La ribellione di Morfeo? Rientrata, il ragazzo, d’altronde, è fatto così. Morrone ha regalato qualità e quantità. Voto 6,5.
REGGINA. Ficcadenti lavora per rendere compatibili le svariate anime della squadra, in cui convivono europei e sudamericani. Cessioni pesanti, più di una scommessa. La sensazione è un campionato da perenni salti ad ostacoli. Voto 5,5.
SAMPDORIA. Bracca Cassano (ma serve veramente?), nell’attesa si gode il recupero di Montella. Fondamentale, intanto, sarebbe battere l’Hajduk e accedere all’Uefa. Intrigante l’idea di Mazzarri: far convivere tanti talenti in attacco (ci sono anche Foti, Bellucci e Caracciolo). Voto 6.
SIENA. Ha scelto di potenziare la difesa (A. Lucarelli, Loria). La sensazione è che manchi una punta da 10-12 gol. Forestieri e Guadalupi: talenti in embrione. Mandorlini si ripresenta in A dopo l’esonero di Bergamo. Anche lui dovrà stupire. Voto 6.
TORINO. Peggiore attacco dell’ultima serie A: Novellino lavora per rendere prolifiche le trame offensive. Di buon auspicio, in questo senso, i quattro gol segnati al Genoa. Cairo sogna un torneo da 50 punti. Voto 6.
UDINESE. Il vanto di Marino? Il tridente offensivo con Asamoah, Quagliarella e Floro Flores. Di Natale litiga: futuro incerto. Squadra intrigante, che sa muoversi e pungere. Letale di rimessa, in trasferta conquisterà un mucchio di punti. Voto 6,5.
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