CASTRO, Quando smetterò, aprirò una scuola di danza
Gaetano Castrovilli è stato ospite di DAZN Talks, trasmissione dell'emittente nella quale il numero 10 della Fiorentina ha raccontato tanti dettagli sul suo recupero: "Fisicamente ora sto al top, mentalmente ancora meglio. L'importante era ripartire dopo un periodo molto difficile sotto ogni punto di vista: devi avere una testa enorme perché stare lontano dai compagni e dal campo fa tanto male. Mi hanno dato una grande mano sia i compagni che lo staff".
Qual è l'immagine che hai in testa?
"La cosa più importante è sempre stata tornare a calciare il pallone. Ci vuole tanta pazienza perché l'ho fatto otto mesi dopo l'infortunio: è stato un percorso lunghissimo, nel quale è stato difficile anche solo tornare a camminare. Ma con lo staff siamo stati molto bravi sotto ogni punto di vista: mi sento migliorato e questo non fa che aiutarmi anche in campo".
A chi dire grazie?
"Mi ha dato una grande mano la mia mental coach, sto affrontando un percorso insieme a lei e la ringrazio. Tutto parte dalla testa".
Ha ancora paura di qualcosa?
"No, ho cancellato tutto e ora non ho paura di nulla".
Come si gestiscono i tanti impegni con l'Europa?
"Sarà un mese molto duro, abbiamo tre competizioni e tante partite. Io voglio tornare ad essere un giocatore importante per tutti ora che sono al 100%. L'Europa dal punto di vista fisico ti toglie tanto ma il mister è bravo a tenerci tutti belli concentrati: abbiamo una concorrenza sana. Poi anche il mister è passato da questo tipo di infortunio e mi ha aiutato molto".
Il soprannome?
"Il ballerino. E mi piace perché amo ballare qualsiasi tipo di danza: quando smetterò mi piacerebbe aprire una scuola di danza. In tanti mi dicono che sono elegante quando corro, dev'essere grazie alla danza".
Voto ai ballerini brasiliani?
"Dodo 8, gli altri un po' meno... Direi da 6 e mezzo".
Cosa ti manca di Bari?
"A parte il mare, il dialetto perché mi trasmette felicità".
La Cremonese?
"Ho ricordi bellissimi, sia della città che dello stadio: è piccolo ma non fanno mai mancare il loro sostegno alla squadra. La Coppa Italia? Sarà la mia prima da ex, io affronto tutte le partite alla stessa maniera anche se ovviamente è una squadra che ho nel cuore".
Preferirebbe vincere la Coppa italia o la Conference?
"Entrambe, anche se forse direi la Coppa Italia dai. Ma proprio se devo scegliere".
La numero 10?
"Non ci penso quando sono in campo, penso solo al nome che ho davanti: quello della squadra".
Vuol tornare in Nazionale?
"Ho tanta ma tanta voglia. A chi non farebbe piacere? Sta a me mettermi in mostra e dimostrare a Mancini che io ci sono".
Il gol con la Juve?
"Appena rientrato, quel gol aveva dato tanta gioia a me e ai tifosi ma poi me l'hanno annullato. Ma ho resettato tutto, poi la gioia è tornata con il Sivasspor. Peccato non sia entrato il tacco all'andata".