GILARDINO, Chiuderemo con dignità, io resto
Stiamo pensando alla partita con il Milan, non alla prossima stagione. La cosa che ci interessa di più è finire la stagione con dignità e determinazione, evitando altre brutte figure come quella di Bergamo e di domenica scorsa. Per quelle ci siamo già presi le nostre responsabilità. Il sogno europeo è quasi impossibile, ma vogliamo comunque provare a vincere le ultime tre partite, anche se non possiamo nascondere un po’ di stanchezza. Serve ritrovare entusiasmo, noi giocatori non siamo riusciti a trasmetterlo alla gente. Ora dobbiamo recuperarlo per finire bene e iniziare il prossimo anno alla grande. Milan e Fiorentina le grandi deluse della stagione? Loro hanno cambiato allenatore e hanno avuto molti infortuni, nonostante tutto sono ancora lì, al terzo posto. La mia volontà è quella di rimanere a Firenze: a fine anno potrà esserci un incontro, con la società e la proprietà, per parlare di quello che sarà il futuro della squadra. Ma non è mio dovere pensarci, in questo momento c’è solo il campionato e poi il Mondiale.
Prandelli ha già detto che resta, ha voglia di dare ancora tanto a questa squadra. I rigori? Non c’è nessuna delegittimazione di Prandelli. Io e Juan sentivamo di batterli, ma ora si è chiarito tutto e in futuro eviteremo scelte del genere, anche se non abbiamo mai voluto passare sopra le decisione del mister. Da mesi si parla di mercato, di giocatori o del mister che se ne vanno, certo non aiuta. Si è parlato poco di calcio giocato e il gruppo ne ha risentito.Calo nel mio rendimento? Non cerco alibi, come non lo fanno i miei compagni. Certo però che è stata una stagione lunga e intensa, e io voglio sempre esserci, anche se non sono al cento per cento. Non sono un fenomeno che dribbla 3, 4 giocatori e fa gol, ho altre caratteristiche e tutti abbiamo risentito di un momento di difficoltà.Andrea Della Valle c’è sempre, è un punto fermo e ci trasmette la sua carica tutte le volte che viene a trovarci.Voto molto, molto alto alla nostra stagione in Champions, abbiamo battuto la finalista e tutti sanno come siamo usciti. Abbiamo fatto bene anche in coppa Italia, in campionato ci sono state troppe sconfitte. Pazzini? Non è andato via perché io non volevo alternative importanti, semplicemente Giampaolo voleva giocare con continuità.