FREY-ZALAYETA, La pace non è arrivata

La sfida fra Frey e Zalayeta inizia quando il cronometro di Fiorentina-Bologna fa scoccare il 61'. Sono passati quattro anni da quel fatidico 10 gennaio 2010, quando l'ex attaccante di Juventus e Napoli franò sul ginocchio sinistro dell'estremo difensore. Si giocava al Delle Alpi di Torino un inutile match di Coppa Italia, il risultato era consolidato in favore della Juventus, ma il 31enne di Montevideo pensava bene di mettere i suoi tacchetti sulla gamba sinistra di Frey a metà ripresa, rovinandogli i legamenti e costringendolo ad un'operazione quattro giorni dopo quel fattaccio, che lo costringerà a cinque mesi di stop e a dolori che ancora oggi non gli permettono di allenarsi al 100%. La cosa che il numero uno viola non ha mai perdonato a Zalayeta è che quest'ultimo non si è mai scusato per l'accaduto, cosa che nel calcio è usuale, specie quando la casualità di una partita può portare ad interventi anche duri.

Frey non ama parlare di quella giornata, e quando pensa al numero 25 rossoblù preferisce glissare. A ricordare quel giorno ci pensano i tifosi viola, che quando entra Zalayeta in campo lo subissano di fischi, e non solo per il suo passato da 'gobbo'. Il primo scontro fra i due giunge al 71', quando una palla alta per l'attaccante bolognese vede Frey pronto in uscita. Rimarrà questo l'unico tete-a-tete fra i protagonisti di quel fattaccio di cinque anni fa, con Frey che non ha scordato e Zalayeta che non ha nessuna intenzione di chiedere scusa. Quest'ultimo a fine gara sorride, il portiere viola corre negli spogliatoi. Un'altra occasione di riappacificarsi fra i due. Un vero peccato.