FORMA E SOSTANZA PER UNA FIORENTINA CHE GIOCA A MEMORIA

10.03.2007 02:17 di  Tommaso Loreto   vedi letture
Fonte: Metropoli Day
Prandelli ha deciso, contro il Palermo ci vorrà una Fiorentina sì in grado di saper imporre i propri tempi nella manovra ma che, al tempo stesso, sappia arginare gli attacchi rosanero lasciando libero Liverani di costruire e ispirare gioco per gli attaccanti. Questa, in sintesi, la strategia che il tecnico di Orzinuovi conta di mettere in campo al “Barbera”.
Una linea mediana grintosa, di ferro, costituita da due interditori puri come Blasi e Pazienza. Il primo è in costante crescita e, salvo la trasferta di Reggio Calabria, le sue prestazioni sono migliorate sia in fase di costruzione che di recupero. Qualcuno, in città, ha già archiviato i rimpianti verso Brocchi e si gode la grinta e l’agonismo che l’ex centrocampista della Juventus sta producendo ormai da settimane. Accanto a lui un Pazienza rigenerato dalle ultime uscite da titolare. Uomo d’equilibrio, Pazienza è reduce da un’ottima gara disputata contro il Torino in un ruolo non propriamente suo come quello occupato da Liverani. Certo, Pazienza non ha certo offerto la stessa visione di gioco del centrocampista allora squalificato, ma la sua gara contro i granata è stata priva di errori e di sbavature. E proprio il rientro dal primo minuto del regista ex Lazio consente alla Fiorentina di potersi permettere manovre imprevedibili a patto che i due mediani, appunto Blasi e Pazienza, consentano a Liverani di godere della giusta libertà.
Complice la mancanza di Corini, il Palermo, rischia così di trovarsi in grande difficoltà proprio in mezzo al campo. Se alla pesante assenza del cervello di centrocampo palermitano, si aggiunge quella di una punta di peso, Caracciolo squalificato, Amauri ancora fermo e Matusiak del tutto estraniato dal gioco e dal gruppo, è facile capire come Guidolin sarà costretto a fare di necessità virtù. Una difesa a quattro che argini il più possibile le invenzioni di Toni e Mutu, nella quale spiccano le doti da centrale di Barzagli, un centrocampo nel quale le chiavi di gioco saranno consegnate a Guana e Simplicio e un attacco tecnico e rapido come quello costituito dalla coppia Di Michele-Brienza. Un duo, quest’ultimo, che potrebbe creare non pochi problemi ai più fisici difensori gigliati come Gamberini e Dainelli. Sarà soprattutto qui che le due squadre si confronteranno, da un lato il centrocampo forte e ispirato viola, dall’altro la rabbia siciliana e i guizzi dei due folletti avanzati. Del resto a caricare tutto il gruppo rosanero ci ha pensato lo stesso Barzagli, ieri, in sala stampa. “Con la Fiorentina sarà fondamentale vincere – ha detto il difensore – in caso contrario tutto diventerebbe più complicato. E non qualificarsi ai preliminari di Champions, per noi, sarebbe un vero fallimento”.
Frasi importanti, che tuttavia non hanno stuzzicato le fantasie dei tifosi viola, almeno quanto quelle rilasciate da Anthony Vanden Borre al quotidiano belga Het Nieuwsblad. “Il mio passaggio alla Fiorentina non è ancora sicuro al 100%, ma quando ho visto lo splendido stadio di Firenze ho pensato di sognare. La Fiorentina non ha lasciato niente al caso, mi hanno visto in Champions e mi hanno seguito a lungo. Adesso spero di poter giocare nella Fiorentina come del resto ho fatto ho con la maglia dell’Anderlecht”. E adesso che anche il terzo colpo di Corvino e della società è chiuso, tocca alla squadra. Sul campo di Palermo.