FICINI, Che bravo Italiano. Torreira grande giocatore
L'ex centrocampista Fabrizio Ficini parla così di Empoli-Fiorentina: "Per la Fiorentina può valere nella corsa Europa, ma anche per l'Empoli è importante: più volte fa tre punti prima, meglio è. Bravo Andreazzoli, eh, ma sono anni ormai che con Corsi la società va bene, sia in B che in A: è l'Empoli che fa andare bene l'allenatore!".
Le piace Zurkowski?
"Come giocatore è tosto, solido, quando è in campo si sente. Empoli e Firenze sono palcoscenici differenti, un suo futuro in viola, così come per Ricci, può valere solo da quanto riescono a rispondere le aspettative. A Firenze devi giocare bene e vincere, sempre".
Di Italiano senza titolari fissi in alcune zone che ne pensa?
"Bisogna farlo lavorare, perché è bravo. Io ci ho giocato contro, era un gran bel centrocampista, forte davvero. Se ritiene di far giocare a sinistra una volta Duncan e l'altra Castrovilli o Maleh, vuol dire che qualcosa sta pensando. Può fare ancora meglio".
Torreira le piace?
"A Genova con la Samp ha fatto dei campionati incredibili, è un grande giocatore. Solo che poi all'Arsenal è diventato uno dei tanti, un infortunio qua e l'altro là e ha perso il posto. Il palcoscenico conta, a Firenze può far girare la squadra perché ha queste qualità".
La Fiorentina può puntare all'Europa?
"Giocano bene e per ora fanno risultati: per me ancora è presto, di certo pensare positivo non può che far bene. L'importante è che chi sta attorno alla squadra non inizi a bofonchiare, va lasciata tranquilla. Soprattutto gente giovane come Vlahovic, che io paragono a Haaland. In più quest'ultimo ha i gol in Champions: mancano solo quelli".
Che ne pensa di Castrovilli?
"Che è questione di fiducia, se un giocatore non ce l'ha è difficile che renda al 100%. Secondo me ha qualità, ma vuole continuità: lui ha fatto bene quando c'era un allenatore che lo teneva dentro anche quando andava così così. Italiano preferisce fare più mezzo e mezzo ma quando tornerà il suo momento, Castrovilli farà vedere cosa sa fare".
Ci può raccontare qualcosa di Edmundo?
"In allenamento cercava sempre il numero, ma anche in partita. Cose normali mai...".