COVID, A Ponte a Niccheri 49 medici positivi: ora...
Erano tutti asintomatici, doveva essere solo un controllo precauzionale. Ma i poco più di 150 tamponi fatti in due giorni su medici, infermieri e oss dell’ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri ha dato un esito inatteso: 49 sono positivi, oltre il 30 per cento. All’ospedale, ora, c’è preoccupazione per i contraccolpi sull’attività assistenziale. E ci si interroga su come gestire la carenza di sanitari in corsie. Dai vertici dell’Asl Toscana Centro, per ora, nessun commento ufficiale, la decisione su come riorganizzare Ponte a Niccheri verrà probabilmente presa oggi. Ma nell’Azienda c’è chi spiega che "la situazione è veramente brutta. Il risultato dei tamponi ci dice che questo virus circola ancora di più di quanto non pensassimo. Ora, con ogni probabilità dovremo ridurre i posti letto nei reparti di medicina Covid perché è impensabile riuscire a sostituire subito tutti i positivi, che sono stati messi in quarantena domiciliare".
La notizia fa ancora più scalpore perché i medici, gli infermieri e gli oss testati non avevano né tosse, né febbre. Il motivo è che chi non stava bene era stato testato nei giorni e nelle settimane scorse, e chi era risultato contagiato era stato mandato a casa. Ma c’erano sanitari che non avevano fatto né il tampone, né il test sierologico fino a due giorni fa, ovvero 50 giorni esatti dopo l’inizio dell’emergenza Covid a Firenze, partita il 24 febbraio scorso col Caso 1, l’imprenditore dell’Oltrarno ricoverato proprio al Santa Maria Annunziata. Malgrado si tratti di un ospedale Covid, malgrado i casi positivi tra i sanitari, malgrado che a inizio aprile il pronto soccorso fosse andato in tilt per l’accesso contemporaneo di moltissimi ospiti delle Rsa contagiati dal coronavirus, il piano della Regione per fare controlli su tutti gli operatori ospedalieri è scattato tardi.