CORSI, Zurkowski vuole restare ad Empoli

06.06.2022 21:50 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
CORSI, Zurkowski vuole restare ad Empoli
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Intervistato da Tuttomercatoweb a margine del 23° Premio Fedeltà allo Sport, il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi ha parlato del mercato degli azzurri e, di conseguenza, della situazione di Szymon Zurkowski, calciatore in prestito quest'anno all'Empoli ma di proprietà della Fiorentina e di Guglielmo Vicario (portiere che grazie alle ottime prestazioni ha attirato l'interesse di diversi club, viola inclusi: "Stiamo cercando gli equilibri giusti per riscattare Vicario, mi auguro di poterlo fare. Poi l'asta dipenderà da come girerà il mercato. All'inizio ci sono gli impegni dei riscatti e controriscatti, poi gli allenatori si stanno definendo. Il mercato inizierà dal 20-22 giugno, magari qualcosa inizierà prima perché per vincere la concorrenza bisogna muovere passi in anticipo. Sarebbe una bella cosa se Vicario giocasse nell'Empoli perché così avremmo uno dei portieri più forti del campionato".

Cosa farete con Zurkowski?
"So che Accardi ha l'idea di vedere Pradè per parlarne. Poi non lo so, vediamo. È un giocatore che ha fatto bene, che potrebbe avere anche offerte da squadre più importanti dell'Empoli. Lui vorrebbe restare a Empoli a meno che non arrivi una squadra molto più importante e questo ci gratifica. Bisogna stare anche un po' attenti: Empoli vuol dire stare bene e giocare, ma questo non è sinonimo di resa. I giocatori si devono sentire in discussione e in questo senso ci giochiamo l'allenatore nuovo. Abbiamo anche cambiato per questo. Io ho ritenuto che Zanetti potesse evitare l'appiattimento di qualche giocatore".

Si parla molto di Asllani in chiave Inter ma ci sono anche club all'estero interessati, come stanno le cose?
"Discorsi e trattative, credo che sarà difficile trattenere lui e Viti. Se si trattasse di società medio piccole, potremmo far valere le nostre intenzioni di trattenerli visto che qui potrebbero completare il loro percorso di crescita. Ma se arrivano squadre italiane e straniere che giocano in Europa, anche da un punto di vista economico, diventano dei competitor improponibili viste le nostre dimensioni. Ci dobbiamo abituare all'idea che il prossimo anno non saranno più con noi. Ci basterebbe cederne uno per le nostre necessità, però è difficile".