OCCHI PUNTATI SU, Mutu e Pazzini i nuovi gemelli del gol

28.05.2007 07:19 di  Redazione FV   vedi letture

Chiamatela se volete…esagerazione, ma Mutu e Pazzini sembrano essere entrati finalmente in sintonia e si avviano a diventare i nuovi “gemelli del gol” viola. Facciamo un passo indietro e spieghiamo ai più giovani chi sono stati i “gemelli del gol”: questa definizione fu coniata alla metà degli anni 70’ in onore di “Ciccio” Graziani e Paolino Pulici, formidabile coppia di attaccanti che in quegl’anni fece le fortune del Torino di Gigi Radice. Successivamente molte altre coppie gol si sono meritate quest’appellativo (per restare in casa nostra ricordiamo Baggio e Borgonovo piuttosto che Batistuta e Baiano). Certamente è presto per accomunare la coppia Mutu – Pazzini a quelle appena citate, però ieri nel 5-1 rifilato alla Sampdoria, abbiamo notato un’intesa che, francamente, ci era sfuggita nelle ultime partite.

Diciamolo fuori dei denti: cominciavamo a nutrire qualche dubbio circa la compatibilità caratteriale e tecnica fra il “Pazzo” e il talento rumeno tanto da arrivare a scorgere un certo malcontento, soprattutto in Adrian, apparso recentemente nervoso ed egoista come lo era stato solo ad inizio campionato. Ricorderete tutti come nelle prime partite si era adombrata l’esistenza di qualche piccola incomprensione fra lui e Toni e qualcuno parlava già di una guerra intestina fatta di gelosie e piccole ripicche; niente di più falso e la storia di questo campionato lo ha ampiamente dimostrato. Da quando però Toni ha dato forfait, l’appeal Mutu – Pazzini non era mai decollato ed anche il gioco della squadra ne aveva risentito. Due però i fattori che lasciavano sospeso il giudizio negativo: primo, il fatto di essere a fine stagione e lo stesso Mutu aveva dimostrato di essere in riserva dopo un campionato condotto a livelli altissimi; secondo, l’intesa fra i due che certo non poteva essere ottimale; aggiungeteci poi la timidezza di Pazzini che si doveva ancora “annusare” con il rumeno e qualche dichiarazione di Mutu che invitava Toni a non andarsene… ed il gioco è fatto. Fortunatamente ci è venuta in aiuto la prestazione di ieri, di entrambi e dell’intera squadra che, lo vedremo con i numeri, ha iniziato a giocare in funzione di Pazzini sia nell’intenzione che nell’atteggiamento mentale, elementi ritenuti imprescindibili da Prandelli per il futuro.



La Fiorentina contro la Sampdoria ha esercitato una supremazia di possesso palla nella misura del 64% contro il 36%, sinonimo di ottimo fraseggio e di buona circolazione di palla; la distribuzione del gioco poi è passata per il 36% centralmente, il 34% a sinistra e per il 30% a destra, e gli attacchi sono stati portati nella misura del 60% al centro, del 29% a sinistra e del solo 11% a destra (l’abbiamo detto in tutte le salse…Jorgensen a destra è un pesce fuor d’acqua); questo significa ricerca della manovra centrale, beneficiando delle doti di Giampaolo nel giocare palla e far salire così la squadra, cercando (relativamente) meno le fasce anche se alla fine quella privilegiata è stata la sinistra, appunto quella di Mutu.

Passiamo ai giocatori singolarmente: Mutu è stato autore di una grandissima prestazione che ci ha ricordato lo splendido giocatore di tre quarti di stagione e che ultimamente si era un po’ perso; entusiasmo, voglia di stupire, la continua ricerca dell’avversario da puntare e superare, questi i tasselli che hanno composto la partita del rumeno; dulcis in fundo poi, un gol, l’assist per il gol di Pazzini e un costante appoggio della manovra sul talento di Pescia che fa ben sperare per il futuro. Il “Pazzo” dal canto suo si è dato un gran da fare, non ha concluso molto ma quando lo ha fatto è sembrato più concreto di altre volte (la cattiveria sotto porta è l’ultimo gradino che Giampaolo deve salire per diventare decisivo); due conclusioni con un gol ed una traversa, quanto basta per promuoverlo e tutto questo nonostante i difensori doriani lo abbiano preso di mira “picchiandolo” senza pietà, specialmente nel primo tempo.

Oggi, al massimo domani, sarà il giorno fatidico di Toni, quello nel quale andrà in scena l’ennesima “chiaccherata” (speriamo sia veramente l’ultima, in un senso o nell’altro) fra il bomber e Della Valle; Firenze è cambiata ed anche noi, e in nome di questa nuova mentalità auguriamo tutto il bene possibile a Luca che, anche se ci lascia per il “vil denaro”, almeno è uno dei pochi che non lo manda a dir dietro e la sincerità va sempre premiata. Auguri però anche alla nuova Fiorentina, quella dei gemelli del gol Mutu e Pazzini; raramente abbiamo visto due giocatori così diversi per carattere ed approccio alla partita, ma altrettanto raramente la squadra gigliata nella sua storia ha avuto due attaccanti tanto validi tecnicamente ed in grado in ogni momento di tirare fuori del cilindro il “coniglio” vincente. L’anno prossimo si riparte tutti alla pari ed allora, alla stregua di un avviso ai naviganti (leggi le squadre avversarie), diciamo…attenzione, stiamo arrivando.