LA SIGNORA IN VIOLA "Io c'ero! E il vero spettacolo è stato l'Allianz Arena"
Appunti dalla mia trasferta a Monaco.
Avrei voluto stupirvi con effetti speciali ma purtroppo la partita non me lo consente. Allora cerco di raccontarvi quello che mi ha entusiasmato di più: lo stadio Allianz Arena. Arrivo nel pomeriggio con la mia comitiva, dopo un viaggio abbastanza piacevole, incrociando strada facendo auto e pulman “fasciati” di sciarpe e bandiere gigliate: il popolo viola in cammino!
Lo stadio è facilmente visibile dall’autostrada, cavolo com’è bello! Al calare del sole poi il telonato che lo avvolge si colora di rosso, il colore del Bayern.Ci sbizzarriamo quindi a cercargli una similitudine: sembra una astronave, un fungo (quello rosso è velenoso purtroppo, triste presagio) o un gommone che simpaticamente un nostro tifoso voleva affondare (striscione “Vi si buca i’ gommone”).
Fuori dallo stadio organizzazione prettamente germanica: non ci sono auto messe “a bischero” ma parcheggi a piani, autobus e camper nell’apposita zona e non ho visto motorini a giro; sarà che si accede solo dall’autostrada o non lo usano come mezzo di trasporto? Chissà, forse perchè il loro pubblico non mi è sembrato molto giovane.
Bancarelle di gadgets e panini come contorno? Niente affatto, solo un chiosco ufficiale (chiaramente rosso) per la vendita di maglie e sciarpe e se vuoi mangiare entri dentro “il gommone” munito di tessera prepagata perché, come succede in alcuni villaggi turistici, non circola denaro.
Per noi femminucce una entrata diversa, dove una energumena di poliziotta apre la mia borsa e mi perquisisce, compresa una palpata alle chiappe (oh, ma che sei “diversa” davvero?)
Entro e, come quasi tutti i miei “fratelli di fede”, mi arrampico (è proprio il caso di dire) fino al terzo anello e, passando da una entrata piuttosto piccola, mi trovo…nell’immensità! OH M I O D I O ma dove sono, ho avuto quasi la sensazione di cadere nel vuoto, che bellezza! E vogliamo parlare dell’audio, noi abituati alle gracchiature (Della Valle, per favore, anche a Media World si trova un impiantuccio meglio): qui la sigla della Champions è partita e fa venire i brividi! Si sentono bene anche le altre musiche, compresa una marcetta stile polka o mazurka (un incrocio fra Raul Casadei e l’Ocktober Fest) che mettono dopo i gol, che sembra onestamente un po’ “sbeffeggiante”. Si sente molto bene anche lo speaker che carinamente, alle sostituzioni, ringrazia il calciatore che lascia il campo: noi martedì abbiamo ringraziato Dio quanto è uscito Vargas! Tutto questo riassunto in uno stendardo esposto da un altro tifoso: “Uguale a i’ Franchi” Meditate gente e voi politici tutti!!!!!
Purtroppo in tutto questo contesto, la nostra Viola ha toppato. Le disquisizioni tecniche non mi competono, anche se ritengo eccessivo lasciare la fascia sinistra del campo in balia degli avversari, ma faccio una considerazione che vuole essere anche un augurio: i 3 ceffoni laziali ci hanno rimesso in carreggiata in campionato, questi 3 tedeschi ci aiutino ad essere più attenti e scaltri in Champions. Ci vendicheremo a Firenze!
LA SIGNORA IN VIOLA