"CINQUE DOMANDE A..." MATTEO MARANI, direttore del "Guerin Sportivo"

23.04.2009 00:49 di  Stefano Borgi   vedi letture
"CINQUE DOMANDE A..." MATTEO MARANI, direttore del "Guerin Sportivo"

Alla Fiorentina manca uno come Liverani...fiducia in Montolivo...e attenzione ad un ridimensionamento dei Della Valle. Questi i titoli dell'intervista a Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo. Clikkate e scoprirete di tutto, di più...

 

Domanda n° 1: Cos'è mancato quest'anno alla Fiorentina per disputare una  stagione all'altezza della altre sotto la gestione Prandelli? E sei  d'accordo che la madre di tutti i problemi viola sia stata la  querelle d'agosto su Mutu alla Roma?

 

Risposta: "È mancato un regista alla Liverani:  Felipe Melo è un Donadel di  lusso, ma non un playmaker. Quanto alla vicenda Mutu, ha certamente  portato male: causa i tanti infortuni, il romeno non ha mai giocato al  massimo, ma nonostante questo ha fatto ottime cose, decidendo  parecchie partite da solo (soprattutto il preliminare con lo Slavia Praga). Opinione personale: si poteva prendere in considerazione la  successione, ma non nei tempi fissati dalla Roma."

 

Domanda n°2: Tre giocatori su tutti fanno discutere a Firenze. E allora ti  chiedo: Montolivo diventerà mai un giocatore decisivo? Jovetic  diventerà mai un giocatore "da Fiorentina"? E l'ultimo, Felipe  Melo, alla luce degli ultimi eventi: se si presentasse una squadra  con 20/25 milioni cash (che è più o meno la clausola rescissoria  che Corvino vorrebbe mettere sul brasiliano), lo venderesti?

Risposta: "Montolivo ha già fatto vedere di essere decisivo. E non vorrei che si  ripetesse con lui l'errore fatto con Pazzini. Bisogna credere e resistere con i giovani. Allo stesso modo, Jovetic ha le qualità per diventare uno da Viola. 20-25 milioni sono tanti ma la qualità costa. Anche Felipe Melo, ormai nazionale brasiliano, non è tanto facile da sostituire vista l'età."

 

Domanda n°3:  Se la Fiorentina dovesse fallire l'obiettivo Champions League,  ci sarà un ridimensionamento dei Della Valle sul "progetto  Fiorentina", o addirittura un disimpegno?

Risposta: "Disimpegno no, ridimensionamento probabile. Ma una certa razionalità può persino essere salutare, la rosa troppo ampia della prima parte della stagione ha infatti creato qualche malcontento. E bisogna, in generale, che ci sia uno scatto nella mentalità del gruppo. È stata la parte debole della stagione."

 

Domanda n°4:  A Firenze si pensa che Roma e la Roma, intesa come squadra,  godano di un trattamento di favore a tutti i livelli, arbitrale,  disciplinare, regolamentare. Tu cosa ne pensi?

Risposta:  "L'arbitraggio di Roma-Lecce è sotto gli occhi di tutti, così come Roma-Bologna. Ricordo anche quello che è successo nella gara di andata contro i giallorossi. Ma sono anche convinto che alla fine sia ancora più decisiva la forza interiore della squadra, altrimenti la  Fiorentina di un anno fa non avrebbe bruciato mai il Milan nel rush  finale."

 

Domanda n°5:   L'ultima è una diretta conseguenza della domanda precedente: 
Calciopoli è veramente finita?

Risposta:  "Calciopoli è forse finita, ma non sono certamente scomparsi i centri di potere. Vedo, rispetto al passato, una minore concentrazione in pochi mani, ma se dicessi che tutto è limpido e trasparente, beh, non  sarei sincero."

Grazie a Matteo Marani per la cortesia e per la disponibilità

 

Domanda bonus: contrariamente alle apparenze, Firenze ed i  fiorentini sono molto affezionati al "derby dell'Appennino" con il  tuo Bologna. Ti chiedo: lo rivedremo l'anno prossimo in serie A?
 

Risposta:  "Lo vedremo, lo spero. Bologna e Firenze, al di là del calcio, sono città simili, come misura e come modo di intendere la vita. Per motivi  familiari (una moglie toscana) le frequento entrambe e l'appennino che  le collega è - opinione personale - una delle cose più belle del mondo."