"CATTIVI PENSIERI" Perchè Giampaolo Pazzini può 'spaccare' la Fiorentina
Chi ha la bontà di seguirci sa che questa rubrica, "Cattivi pensieri", arriva qualche giorno dopo la partita della domenica (o del sabato), come si suol dire...a bocce ferme. E' un pò, se vogliamo, il suo limite ma anche la sua forza perchè va a sfrucugliare un tema che se non è evaporato a distanza di 48-72 ore significa che è un macigno difficile da mandare giù. Ammettiamo, quindi, la mancanza di attualità, dello "stare sul pezzo" ma rivendichiamo una masticazione e conseguente digestione dell'argomento che si fa preferire alla scrittura "di pancia", come si suol dire "a caldo".
L'argomento è Giampaolo Pazzini. Siamo sinceri, nessuno di noi pensava ad una tale esplosione del "talento di Pescia". Che Giampaolo fosse un ottimo calciatore nessun dubbio ed anche da questa tribuna non sono mancati gli apprezzamenti a riguardo; che Giampaolo sapesse fare gol bellissimi lo sapevamo, basta pensare a quello in semirovesciata in un derby col Siena, piuttosto che quello (fantastico) contro la Juventus in un 3-3 di qualche anno fa, e potremmo andare avanti; che Giampaolo fosse una gran brava persona per la quale fare il tifo anche con un'altra maglia addosso va da sè, al punto che siamo felicissimi per lui e gli auguriamo tutto il bene del mondo però...c'è un però! 1) Mai e poi mai pensavamo che avrebbe fatti così tanti gol in cosi poco tempo (10 in 11 partite, coppa Italia compresa) e per di più come prima punta. 2) Che sarebbe stato capace, così all'improvviso, di imparare a fare i gol cosiddetti "brutti". E, attenzione, non è uno scherzo; quello che spesso distingue un buon attaccante da un grande attaccante è la capacità di essere cinico, di saper sfruttare l'errore avversario, di pensare ed agire un attimo prima degli altri...in poche parole le doti che possiede Inzaghi. Il milanista non è un mostro di simpatia, sopratutto per il suo pregresso bianconero, ma è un goleador inarrivabile dall'alto (record stabilito proprio domenica scorsa) dei suoi 300 gol da professionista. Inzaghi vive per il gol, in allenamento come ai mondiali di calcio, è dotato del "killer istinct", quello che (sembrava) non avere Giampaolo Pazzini. Si ha un bel dire che alla Sampdoria goda della presenza di un fenomeno come Antonio Cassano; alla Fiorentina aveva gente come Liverani, Mutu (non a caso ribattezzato "il fenomeno")...e scusate se è poco. La verità è che il problema stava tutto nella testa, nella fiducia, nelle pressioni, nella pesantissima eredità di Toni e nelle altrettanto pesanti concorrenze di Vieri e Gilardino. Il "pazzo" non ha retto ed ora si sta prendendo le giuste rivincite.
Ed eccoci a spiegare il nostro titolo: perchè Pazzini può spaccare la Fiorentina? Inutile nascondersi, questa imprevista rifioritura dell'ex-viola non era prevista non solo da noi ma nemmeno da Prandelli, Corvino, Della Valle e dalla tifoseria tutta. Alla luce di questi ultimi due mesi, i 9 milioni incassati per la cessione del suo cartellino sembrano briciole, Pazzini oggi vale più di 20 milioni di euro e quel che è peggio, sembra imminente la sua convocazione in nazionale. Ma ve lo immaginate? Pazzini chiamato al posto di Toni e magari schierato già nelle prossime partite di qualificazione mondiale piuttosto che in quelle della Confederation Cup (in programma a giugno 2009) e per di più (estremizziamo) accanto a Gilardino...roba capace di togliere il sonno a chiunque. Il carico da 11, poi, lo mette il momento della Fiorentina, il gioco offerto dalla squadra (per usare un eufemismo) deludente, l'astinenza da gol della coppia Mutu-Gilardino...insomma non manca niente al compiersi del dramma sportivo viola. La reazione sarebbe a catena, inarrestabile come un domino impazzito: Prandelli dovrebbe dare spiegazioni un pò a tutti, le domande si sprecherebbero e (provando a giocare un pò) la prima sarebbe: "Signor Prandelli come mai non ha mai provato Pazzini insieme a Gilardino? Forse la soluzione non piaceva a Mutu? E chi è il romeno, il proprietario della Fiorentina?" A proposito di proprietario... "Scusi Corvino, ma era proprio necessario venderlo questo Pazzini, non si poteva prestare o magari cedere in comproprietà? E poi, le sembrano tanti 9 milioni di euro? Lo vada a ricomprare lei adesso, a più di 20, con i suoi soldi però..." Corvino, ovviamente, se la rifà con Prandelli: "Scusa Cesare, ma perchè non hai provato a parlare col ragazzo, così per capire cosa c'aveva, bella figura mi hai fatto fare col presidente. Te lo avevo detto, prova le due punte, guarda che questo è giovane, è bravo, ed io me ne intendo di giovani bravi..." I tifosi poi, non se ne sono fatti ancora una ragione (non parliamo delle tifose), essi vedevano in Pazzini il domani, la speranza in un futuro migliore, il giovane tirato su in casa (finalmente) e non quei prodotti già confezionati, preparati in altre piazze, senza cuore, senza amore per la maglia. Insomma un bel problema, di difficilissima soluzione e pericoloso, molto pericoloso.
Tutto può cambiare...perchè niente cambi: mancano 10 partite alla fine del campionato, c'è tutto il tempo perchè le cose cambino, se non proprio completamente che almeno si modifichino, del tipo... La Fiorentina ricomincia a vincere, arriva quarta, Pazzini abbassa la sua media-gol mostruosa e fino alla fine del torneo non viene convocato in nazionale. In caso contrario avremo Della Valle contro Corvino e Prandelli, Corvino contro Prandelli e viceversa, i tifosi contro Della Valle, Corvino e Prandelli... Insomma, ancora non siamo al tutti contro tutti ma, come vedete, la strada è segnata...