AMARCORD, Nell'83 cinque schiaffi viola stendono il Catania

Doppietta di Monelli, Pecci, Massaro, e Bertoni su rigore. La Fiorentina di De Sisti schiantò così il Catania dell'impacciato portiere Sorrentino, mentre il 6-01-2004 la befana viola porterà una vittoria per 3-2 che inizia la scalata alla serie A.
17.02.2008 01:05 di  Stefano Borgi   vedi letture

Una vittoria per ripartire in campionato. Fiorentina – Catania in programma per la 23esima giornata del torneo 2007-2008 ha tutte le caratteristiche necessarie per celebrare la definitiva rinascita viola. Dopo un periodo negativo culminato con i due gol del carneade Muslimovic contro l’Atalanta, ci hanno pensato i cugini livornesi ha darci un’iniezione di fiducia, stoppando un Milan in grande ascesa e confermando il quarto posto ad una Fiorentina che nel frattempo trionfava in Uefa contro il Rosenborg. Aiutati che Dio t’aiuta recitava un vecchio proverbio con i gigliati che stanno uscendo con le loro forze dal periodo nero, e si apprestano così ad affrontare l’ennesimo tour de force stagionale con rinnovate motivazioni ed entusiasmo.

Catania avversario ideale dicevamo ed i precedenti confermano questo trend, con gli etnei che non hanno mai vinto a Firenze nella loro storia, pareggiando 4 delle 11 partite disputate subendo 25 gol contro i soli 5 realizzati. E Catania spesso sinonimo di rinascita nel recente passato, e a questo proposito ricordiamo il 5-0 del novembre 83’ con i viola che venivano da una secca sconfitta a Verona per 3-1, preceduta da due anonimi pareggi interni per 0-0 contro Udinese e Pisa. Ci pensò il baffuto portiere Sorrentino a risollevare le sorti gigliate con una serie di papere impressionanti, meritandosi addirittura un coro improvvisato, irridente, e quantomai azzeccato, costruito sulle note di “Vamos alla Playa” dei Righeira. E ancora il 3-2 in serie B, del 6 gennaio 2004, quando all’indomani di un sontuoso mercato di gennaio la Fiorentina era chiamata a riprendere la scalata alla promozione in serie A. Viali, Piangerelli, Fontana, Fantini e Vryzas…tutti elementi degni della massima serie, catapultati in una dorata serie B. Ulteriore amarcord fu poi il secondo gol dei rossoblù realizzato dall’indimenticato Lulù Oliveira che stava per chiudere la carriera all’ombra dell’Etna.

Come vediamo Catania vero e proprio portafortuna e vittima sacrificale designata per risolvere la presunta crisi viola. E se poi il problema per Prandelli fosse la mancanza di amalgama beh… seguiremo il consiglio di Angelo Massimino, storico presidente siciliano: “L’amalgama? Ditemi dove gioca e io lo compro”, arrivò a dire in una famosa conferenza stampa. Della Valle e Corvino sono così avvertiti.