"AMARCORD", Il tradimento di Batigol
Roma – Fiorentina che va in scena oggi pomeriggio allo stadio Olimpico, più che una partita di calcio è per i viola una vera e propria maledizione. Snoccioliamo qualche statistica sparsa e tutto sarà più chiaro. Innanzitutto l’ultima vittoria dei gigliati nella capitale, che risale a ben 16 anni fa, il 23-02-92. Da allora le due squadre si sono affrontate 12 volte e lo score parla chiaramente a favore dei giallorossi: 4 pareggi a fronte di otto sconfitte, 26 gol subiti contro i soli 10 realizzati e rovesci clamorosi come il 4-1 del 1 marzo 98’ con Malesani in panchina, e ancora il 4-0 del febbraio 2000 firmato Giovanni Trapattoni. Se poi allarghiamo il cerchio ai 69 incontri complessivi disputati in serie A, la Fiorentina ne ha vinti 13, pareggiati 27 e perduti 29 con un saldo negativo tra gol fatti e subiti di meno 30.
Da qui la necessità di trovare un appiglio, un motivo di speranza, un precedente positivo che ci faccia andare a Roma non solo per futili motivi turistici ma anche e sopratutto per vedere il Papa. Ci viene in aiuto, come spesso è capitato, il Re Leone al secolo Gabriel Omar Batistuta. Fu lui il protagonista, infatti, di quell’ultima vittoria datata febbraio 92’. Gabriel, al suo primo anno in viola, concluse quel giorno il ciclo di un mese straordinario iniziato il 26 gennaio con la vittoria sulla Juventus per 2-0, proseguito poi con l’inutile doppietta del 2 febbraio contro i grifoni genoani a Marassi e chiuso con la fantastica tripletta realizzata sette giorni dopo a Foggia contro l’allegra brigata di Zeman che schierava al tempo un giovane Ciccio Baiano. Quindi il gran finale con le due prodezze dell’Olimpico che schiantarono la Roma di Ottavio Bianchi per 3-1. 8 gol in 28 giorni e detto così sembra uno spot pubblicitario. E’ invece il giusto riconoscimento al più grande cannoniere della storia gigliata che aveva nel rettangolo verde dell’Olimpico uno dei terreni di caccia a lui preferiti visto che nei nove anni trascorsi in maglia viola vi realizzerà ben sette reti.
Peccato che il 26 novembre 2000 ci sarà anche l’ottavo gol, stavolta però a parti invertite, ma quella è acqua passata. E poi, come in tutte le storie d’amore qualche piccolo tradimento si può sempre perdonare.