VENTURA A FV: "CASI COME VLAHOVIC SOLO IN ITALIA. TIFOSI, PASSATECI SOPRA. ITALIANO..."

21.10.2021 16:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
VENTURA A FV: "CASI COME VLAHOVIC SOLO IN ITALIA. TIFOSI, PASSATECI SOPRA. ITALIANO..."
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Fiorentina si avvicina alla sfida di domenica contro il Cagliari e FirenzeViola.it, per analizzare tutte le tematiche che offre questa partita, ma non solo, ha contattato Gian Piero Ventura, ex allenatore dei sardi ed ex ct dell'Italia, che ha così iniziato la sua intervista: "Il succo di questo incontro sta nei risultati della giornata precedente. La squadra di Mazzarri è alla ricerca della continuità, mentre la Fiorentina vorrà riscattarsi. Per entrambe è un match delicatissimo perché dovesse perdere il Cagliari sarebbe drammatico, anche se siamo solo all'inizio, mentre una sconfitta dei viola comincerebbe ad alimentare quesiti sulla squadra".

Quanto può essere difficile gestire una situazione come quella di Vlahovic per un allenatore?
"C'è differenza tra quello che viene scritto e quello che realmente accade in uno spogliatoio. Il calcio oggi è più parlato che giocato, ho avuto giocatori importanti che andavano in scadenza o avevano occasioni irripetibili per la loro carriere, ma il rapporto all'interno rimane ottimo, anzi si rafforza pure. a volte. Tutto questo se c'è grande chiarezza e schiettezza".

Il contesto intorno alla Fiorentina con i tifosi che potrebbero anche contestare Vlahovic invece influenzerà?
"All'inizio c'era grande entusiasmo perché la Fiorentina era partita benissimo e le prime 2-3 partite di Vlahovic erano state straordinarie. Quando vengono fuori certe cose, nella tifoseria lasciano inevitabilmente il segno, ma solo in Italia vedo determinati comportamenti. Un po' di equilibrio non guasterebbe, anche perché io sono certo che Vlahovic dimostrerà di essere un professionista ed i tifosi, che amano la propria squadra, passeranno sopra ad alcune situazioni. L'obiettivo comune è il bene della Fiorentina".

Il lavoro che sta facendo Italiano a Firenze invece le piace?
"E' un personaggio nuovo in questo ambiente, un ottimo allenatore che ha idee chiare ed è bravo a metterle in pratica. Ho visto la partita contro il Venezia e non mi è piaciuta, ma contro il Torino, squadra ostica da affrontare, preparò la partita divinamente bene. Dare giudizi adesso è prematuro perché nel calcio contano i risultati e si dovranno fare bilanci a fine campionato, non ora".

I giocatori rientrati dal Sudamerica e non impiegati, potevano essere utilizzati dal primo minuto?
"Dipende tanto da quanto hanno giocato e da come arrivano. Io quando facevo l'Europa League avevo alcuni giocatori che recuperavano subito, altri che invece necessitavano di più tempo. Era inutile chiedere 90 minuti a chi non me li avrebbe dati e così vale per i reduci dalle nazionali. Sta solo all'allenatore valutarli quando li ha sotto mano, ma nessuno al mondo rinuncia a interpreti importanti solo perché arrivati a 48 ore dalla partita.  Sarebbe autolesionistico".

La situazione di classifica del Cagliari non è conforme alle individualità che ha la squadra sarda. Come mai?
"Perché niente avviene per caso.Il Torino con una squadra straordinaria per 3 anni si è salvato all'ultima domenica. C'è una motivazione che deve analizzare la società se non è il primo anno che avviene qualcosa di simile. E' fuori dubbio che il Cagliari fuori dubbio devrebbe stare in una posizione diversa... Giocatori come Joao Pedro e Nandez non ce li hanno in tanti, Godin ha fatto la storia del calcio in Spagna, Pavoletti ha caratteristiche che pochi hanno. E' evidente che non c'entra aspetto tecnico, ma qualcos'altro".