SPECIALE FV, LE PERDITE VIOLA COL COVID: IN UN ANNO 12,4 MLN IN FUMO MA CON MEDIACOM...

23.02.2021 13:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
SPECIALE FV, LE PERDITE VIOLA COL COVID: IN UN ANNO 12,4 MLN IN FUMO MA CON MEDIACOM...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Un anno e un giorno dopo. Sembra passata quasi un’eternità dall’ultima partita a porte aperte giocata all’Artemio Franchi di Firenze. Difficile, però, scordarsi quel Fiorentina-Milan con il gol del pari viola arrivato in pieno recupero che evidenziò, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza del pubblico sugli spalti nei momenti di difficoltà. Da quella notte, era il 22 febbraio 2020, lo spettro della pandemia ha però iniziato a investire nel concreto tutta Italia senza risparmiare il mondo del calcio e a farne le spese, oltre che ai tifosi che ormai da un campionato intero sono costretti a seguire le partite di Pezzella e compagni dalla tv, sono state anche le casse della società di Commisso, coinvolta - al pari dei club calcistici di tutto il mondo - da un deficit economico inaspettato per perdite dovute a biglietteria (solo per fare un esempio nella passata stagione gli introiti dagli abbonamenti erano pari a 6.412.766 euro) e sponsorizzazioni.

Con il successo per 3-0 ottenuto venerdì contro lo Spezia, sono state in tutto diciotto le partite consecutive giocate a porte chiuse dalla Fiorentina al Franchi (fanno leggera eccezione le gare di questo campionato contro Sampdoria e Udinese dove però i biglietti ai 1.000 fortunati che poterono entrare furono regalati), diciotto gare senza proventi né dalla quota abbonati né dai tagliandi staccati al botteghino. Né, ovviamente, dai redditi legati alla visibilità degli sponsor. Firenzeviola.it, nello speciale che vi fornisce oggi, è in grado di calcolare quelle che in questo anno sono state le perdite verso cui è andata in contro la Fiorentina: le ultime sei sfide dello scorso campionato (Brescia, Sassuolo, Cagliari, Verona, Torino e Bologna) hanno determinato una perdita di circa 2,4 milioni di euro, tra biglietteria per il singolo evento e gli abbonamenti. Ma per la stagione 2020/21, che ormai ha superato il giro di boa e si avvia alla dirittura finale, si stima che la perdita di biglietteria sarà molto più ingente, pari cioè a circa 10 milioni (alla data attuale, secondo le informazioni in nostro possesso, la perdita già sostenuta si attesta su circa 6,3 milioni).

Un dato molto alto (di fatto dalla pandemia, la Fiorentina ci ha rimetterà almeno 12,4 milioni di euro) che nel fatturato della società equivale a circa il 9% delle entrate. Il discorso si allarga se nel computo totale coinvolgiamo anche il tema legato alle sponsorizzazioni (acquisto di SkyBox e visilibilità in generale), uno dei motori fondamentali per il sostentamento di una società di calcio e della Fiorentina in particolare (e dopo, in virtù dell’importanza del main sponsor viola, capiremo il perché): per la stagione 2020/21 la società di Commisso ha stimato infatti una perdita del 14% rispetto al totale delle entrate, praticamente 1/7 dei proventi ottenibili nell’arco di un anno. 

Cifre che, in altri ambiti, avrebbero messo in ginocchio qualsiasi società professionistica, ma non la Fiorentina che per sua fortuna - grazie alla forza di Mediacom, che con la sua sponsorizzazione versa un contributo di 25 milioni di euro a stagione - è riuscita ad arginare le perdite e ha permesso al club viola di sostenersi. E questo è avvenuto sia garantendo investimenti di tipo immobiliare (i circa 85 milioni per la realizzazione del Viola Park ne sono la riprova), sia programmazione sul mercato (Kokorin è solo l’ultimo esempio) sia, dettaglio di non poco conto, attraverso i pagamenti regolari degli stipendi a tutti i tesserati, che - lo ricordiamo - costituiscono il settimo monte ingaggi di tutta la Serie A. La pandemia non è certo ancora alle spalle ma, per sua fortuna, la Fiorentina può guardare al futuro con una serenità maggiore rispetto a tante concorrenti: l’azienda di Commisso, dall’altra parte del mondo, fa dormire sonni tranquilli.