SALANDIN A FV, MERCATO? DI ASSESTAMENTO MA CHI HA CONTI OK APPROFITTERÀ. COMMISSO...
"Le squadre sperano e si stanno preparando per un ritorno già prima del nuovo lockdown". A parlare della ripresa degli allenamenti e della stagione, oltre che di taglio degli stipendi e mercato in esclusiva a Firenzeviola.it è il giornalista Stefano Salandin che prosegue "La FIGC aspetta tutti i dettagli per decidere ovviamente ma spera di poter permettere gli allenamenti prima del 3 maggio. Ovviamente si procederà per step, iniziando dai controlli e dagli esami medici e fisici secondo un protocollo preciso poi si passerebbe agli allenamenti individuali e a piccoli gruppi nelle prime due settimane, in ambienti sanificati e con tutte le cautele igieniche e sanitarie. Infine si passerebbe ad allenamenti di squadra. Questo per poter poi iniziare a giocare il prima possibile".
Che idea si è fatto della querelle sul taglio degli stipendi? "Di sicuro le società devono fare i conti con le mancate di questo periodo ma quello della Lega dei giorni scorsi mi sembra più un discorso mediatico visto che poi ha demandato di fare accordi privati. In effetti è difficile fare un accordo collettivo al riguardo perché ormai ogni giocatore ha bonus e premi ad obiettivi".
Si fanno tante assemblee, ma si fatica a trovare punti d'incontro, come lo spiega? "Le Leghe hanno un amministratore delegato, nella A è De Siervo, che non ha il potere di decidere ma che deve rapportarsi continuamente con le assemblee dei club ed è ovvio che ognuna delle 20 società la veda in maniera diversa e abbia interessi diversi. Questo penalizza rispetto ad altri Paesi dove le decisioni vengono prese prima".
Rocco Commisso chiede di rinnovare il calcio italiano, ci riuscirà? "C'è molto da cambiare e chi arriva da altre realtà come l'America o il Canada dove c'è un altro modo di intendere le lobby e il business. Anche Saputo del Bologna e Pallotti della Roma hanno notato le differenze è provato a cambiare. Certo è che occorre cambiare e ammodernare il nostro calcio, vedremo se questa sarà l'occasione giusta".
Una delle esigenze, "sponsorizzate" da Commisso, è quella delle infrastrutture, lei è d'accordo? "Una delle difficoltà a ripartire in sicurezza è la mancanza di centri sportivi in piena regola, con tutto l'occorrente all'interno. In Italia solo 10 lo hanno quindi è una necessità fare centri sportivi nuovi oltre che stadi. Per questi ultimi c'è tanta burocrazia con cui fare i conti ma se la volontà delle società c'è alla fine lo faranno, come Commisso che prima o poi troverà il posto è le condizioni giuste. Questa emergenza ha messo in luce che oltre ai diritti TV non ci sono introiti e soprattutto quello che viene incassato poi non si investe nel patrimoniale ma in ingaggi, operazioni esterno su estero e così via. Leghe di altri paesi invece sono stati più previdenti in questo".
Lei si occupa di calciomercato, che ci dobbiamo aspettare? "La Fifa ha sdoganato alcune questioni è tolto molti paletti, favorendo finestre più lunghe e non contemporanee perché legate alla chiusura dei singoli campionati. Inoltre ha risolto la questione dei prestiti, prolungati fino a fine stagione. Certo sara un mercato anomalo soprattutto se i campionati dovessero slittare di molto, si faranno operazioni mentre si gioca e certo sarà complicato per le squadre".
I prezzi crolleranno? "Credo che più che crollare verranno congelati. Mi spiego, se Chiesa o Castrovilli valevano tanti milioni difficilmente - e lo dico a prescindere dall'intenzione reale di tenerli o cederli della Fiorentina, il club li cede ora. Si aspetterà un altro anno per rilanciarli e per ora ci sarà un mercato di assestamento. Certo chi ha i conti in regola potrebbe approfittare per assicurarsi un big, nel caso venga ceduto".