ROCCATI A FV, TERRACCIANO VICE UN LUSSO. DRAGOWSKI DIFFICILE DA TRATTENERE

14.01.2021 16:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Di Nardo
ROCCATI A FV, TERRACCIANO VICE UN LUSSO. DRAGOWSKI DIFFICILE DA TRATTENERE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina blinda la propria porta: nell'ultimo tribolato periodo le note positive sono venute più che altro da una ritrovata compattezza difensiva dei viola, dovuta sopratutto alle ottime prove dei numeri uno gigliati; o meglio del numero 69, Bartlomiej Dragowski, mentre il numero 1, Pietro Terracciano, ha svolto in questi mesi in viola il ruolo di vice, non facendo rimpiangere (tranne forse ieri nell'occasione del rigore per l'Inter) il collega polacco. Proprio di Terracciano e della notizia del suo rinnovo con la Fiorentina  abbiamo parlato con un ex-portiere viola, Marco Roccati: "Terracciano è un ragazzo che ha ancora una buona prospettiva. In Serie A ha dimostrato di poterci stare da protagonista facendo vedere ottime qualità, ci possono essere anche momenti negativi come quello di ieri, rientra nella natura del ruolo del portiere. Il ragazzo penso ambisca a qualcosa di più del posto da secondo portiere, ma se ha rinnovato con la Fiorentina vuol dire che ha accettato serenamente il ruolo di vice".

Su Dragowski: secondo lei è già uno dei migliori portieri del campionato?
"Difficile fare una graduatoria dei portieri. Anche perché mai come quest'anno si vedono portieri validi. Ogni squadra di Serie A ha nel portiere un punto di forza, non credo ci sia un campionato con un livello così alto di portieri, penso a quelli delle squadre top ma anche ad Audero, Consigli, Gollini ecc. Anche Tatarusanu, ex-viola e ora riserva di Donnarumma al Milan, martedì scorso in Coppa Italia ha fatto vedere che è un portiere valido, uno dei miei preferiti, anche se a Firenze non ha mai trovato il feeling con la squadra. Dragowski non so se è tra i migliori, certo sta facendo bene e se continua così per la Fiorentina sarà difficile trattenerlo". 

Per chiudere, lei ha lavorato con Prandelli a Firenze: vede molte differenze tra quell'allenatore ed il Prandelli di ora?
"Direi di sì, ma è normale, sono passati tanti anni. Il Prandelli che arrivò 15 anni fa a Firenze era un innovatore, voleva portare un modo diverso di vedere il calcio e di giocarci e direi che nel suo ciclo con la Fiorentina ci è riuscito. La squadra veniva da una salvezza da brivido e grazie a lui ed agli acquisti di Corvino si rigenerò. Oggi la realtà che ha trovato è completamente diversa: Prandelli ha dovuto adattarsi alle esigenze di classifica. Ha trovato una squadra che forse, in valore assoluto dei giocatori, era più forte di quella che aveva ereditato nel 2005, ma in crisi profonda. Con calma e pazienza si è messo a lavorare e sta facendo un gran lavoro, i risultati e anche l'ottima prova di ieri contro l'Inter lo dimostrano".