PASQUAL A RFV: "BIRAGHI? IO CROSSAVO DI PRIMA. JOVIC VA AIUTATO"

12.10.2022 16:30 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
PASQUAL A RFV: "BIRAGHI? IO CROSSAVO DI PRIMA. JOVIC VA AIUTATO"
FirenzeViola.it

L'ex difensore e capitano della Fiorentina, Manuel Pasqual, è intervenuto a Radio FirenzeViola iniziando con il commento del gol che segnò ai sedicesimi di Europa League nel 2014 contro il Paok Salonicco: "E' facile ricordare i miei gol, ne ho segnati talmente pochi... (ride, ndr). Venivamo da qualche infortunio, era un periodo particolare ma ci stanno gli alti e bassi. Bisogna essere bravi a reagire, ricordo un Fiorentina-Pescara 0-2 tremendo... L'importante è venire fuori dai passi falsi".

Come ci si riprende da uno 0-4 interno?
"Chiaramente scendere in campo ogni tre giorni ha i suoi pro e contro sia fisici che di metabolizzazione delle sconfitte. Nel primo tempo con la Lazio poi i viola hanno fatto bene, ma è normale che quando cali un filo di concentrazione è normale che venga fuori quella differenza di fronte a una grande squadra. Ci auguriamo che domani la mentalità sia come quella in Scozia, tutto sommato anche di lunedì però con una precisione diversa".

Questa squadra ha bisogno di tempo o di un cambio tattico?
"In tutte le partite la Fiorentina ha creato occasioni da gol: è venuta a mancare la cattiveria sottoporta. A livello tattico mi sembra una squadra creata per quella tipologia di gioco e per cambiarla dovresti snaturare le idee dell'allenatore. Se vogliamo vedere, magari, ha cambiato qualcosa a livello di gioco mantenendosi più basso per poi ripartire con Kouame prima punta. Chiaro che poi se sbagli con gli Hearts è un conto, mentre con la Lazio un altro".

Come le sono parse le parole di Biraghi dopo la Lazio?
"Decise, toste, andavano dette. Per dare un segnale all'ambiente e riconoscere la prestazione di una squadra in difficoltà e invertire la rotta".

Lei si aspettava il dibattito sulla posizione di Jovic?
"Diciamo che io lo vedo sia prima punta che seconda punta. Se non è un numero 9, la squadra si deve adattare. L'importante è metterlo nelle condizioni di fare gol. Servono anche gli inserimenti dei centrocampisti, e acquisti come Barak e Mandragora in tal senso possono dare un po' di peso in più in area".

Lei aveva un'idea di cross diversa da quella di Biraghi.
"La mia idea di gioco era quella di sfruttare le caratteristiche degli attaccanti in rosa. C'erano i Gilardino, i Toni. Io crossavo di prima perché sapevo che se riuscivo a calciarla bene mettevo in difficoltà l'avversario e diventava una palla importante per chi c'era in area".