PAPA W. A RFV, Esultanza Jovic? Gol da condividere

02.11.2022 15:05 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
PAPA W. A RFV, Esultanza Jovic? Gol da condividere
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

L'ex attaccante viola Papa Waigo ha parlato direttamente dal Senegal di Fiorentina durante la trasmissione "Viola Amore mio" su Radio Firenzeviola: "Tra un mesetto tornerò in Italia e verrò a Firenze. Sto preparando 4-5 ragazzi per portarli in Europa, sono concentrato su questo. Non mi aspettavo di più dalla Fiorentina perché era tra le squadre più attese, tutte le avversarie ora l'aspettano. E' una squadra che viene dopo Inter, Roma e le big e le altre ormai lo sanno e si preparno".

Conference è obiettivo? "E' importante giocarsela, ma non è facile andare avanti giocando ogni tre giorni con tanti viaggi e la squadra deve essere mentalmente molto forte"

Giocatore che l'ha colpita? "Mi ha colpito il gruppo, lo scorso anno c'era Vlahovic, quest'anno mi piace il gruppo"

Kouame? Lo scorso anno è andato via ed ora ha capito la chance che ha perso, all'Anderlecht ha fatto bene per tornare più forte. Può rappresentare il futuro della Fiorentina e mi ricorda Papa Waigo. Mi rivedo in lui, anche se non fa la Papa-dance.

Esultanza polemica? Non fa parte del calcio, il calcio deve lasciare bei ricordi. Tutti passano e bisogna lasciare un buon ricordo e condividere un gol con i tifosi, loro sono lì per quello. Stiamo insieme, loro possono aiutarti con il loro supporto quando le cose non vanno bene o sei stanco. Io volevo dare tanto a Firenze, ormai è passato e non voglio polemiche per come è andata perché quell'accoglienza dopo il gol di Torino non lo dimenticherò mai. Ormai sono un tifoso della Fiorentina e con il mio nuovo lavoro spero di portare qualche giocatore lì

Jovic-Cabral? Non è facile ambientarsi, Firenze non è facile. Ogni giocatore deve meritare il suo posto, e quando fai gol lo trovi. Devi fare la differenza e chi sta in panchina deve aspettare il suo momento per farlo

Difesa? Il tipo di gioco di Italiano con la linea molto alta le altre ti fanno il contropiede e i giocatori devono essere pronti a questi e saper leggere subito i movimenti

Italiano? Era mio capitano a Verona, l'ho visto lo scorso anno e gli ho parlato di Firenze, ora è tanto non lo sento. Ma lui è bravo e la dirigenza deve dargli fiducia e farlo lavorare in pace. L'anno dopo è sempre difficile ripetersi, ma ogni squadra deve avere un obiettivo che a Firenze deve essere ancora l'Europa con un passo in più rispetto allo scorso anno".