ON. BIFFONI A FV: ''QUI A PRATO POLEMICA PER VIOLA B MA...''
La Fiorentina pensa di mettere le radici a Prato. Una città storicamente ''rivale'' di quella gigliata per motivi che affondano le loro origini nel medioevo che potrebbe però ben presto diventare una colonia viola per far crescere e maturare le pianticelle del settore giovanile. Il tema è già di stretta attualità nella città laniera, che si sta da giorni interrogando sull'opportunità di questo tipo di progetto. Per capire quale sia il polso della situazione a Prato, Firenzeviola.it ha contattato l'onorevole Matteo Biffoni, deputato del Partito Democratico e candidato sindaco della città alla prossima tornata elettorale, nonché grande tifoso dei biancazzurri.
Onorevole Biffoni, cosa ne pensa di questa ipotesi della Fiorentina B a Prato?
''Ho letto sui giornali di questo progetto e penso che possa essere una cosa interessante. Per il Prato potrebbe essere un'opportunità di crescita per quanto riguarda la qualità della squadra ed il rinnovamento dell'impianto. Io seguo da oltre 30 anni la mia squadra e putroppo al di là di campionati in Serie C1 e C2 non ho mai potuto ammirare il Prato in categorie superiori. Se questa idea di sinergia tra Prato e Fiorentina non fosse solo gossip ma si rivelasse un accordo vantaggioso, sarebbe davvero interessante''.
Per la sua città che occasione sarebbe?
''Lo sport sappiamo tutti che è un veicolo incredibile per l'aggregazione dei cittadini. Putroppo Prato ha avuto negli anni eccellenze nello sport in discipline come la pallamano, la pallavolo ed il rubgy ultimamente ma non nel calcio, che di fatto è la categoria che accomuna molte più persone. Il modello che potremmo seguire potrebbe essere quello di Empoli, che da anni attraverso l'attento lavoro col settore giovanile ha regalato grandi soddifazione alla città e ai suoi tifosi''.
Cosa si dice a Prato di questa ipotesi di una Fiorentina B al ''Lungo Bisenzio''?
''La notizia si è sparsa nelle ultime ore e non nascondo che c'è già fermento e una buona dose di polemica. Il timore più grosso è che lo storico blasone dell'AC Prato 1908 possa scomparire per far spazio ad una squadra del tutto nuova. Per i ragazzi della curva sarebbe una decisione molto dura da digerire perché come in tanti aspetti della nostra realtà toscana, anche nello sport il campanile ha il suo grosso peso''.
E lei, da possibile nuovo sindaco della città, cosa ne pensa?
''Io dico che bisogna innanzitutto capire per bene cosa comprende questo progetto. Onestamente mi piacerebbe che le sorti del Prato fossero prese in mano da un investitore esterno ad altri club, ciò non toglie che tutti noi conosciamo i Della Valle e sappiamo quanto valore abbiano. Serviranno però garanzie su questo tipo di opportunità e soprattutto la città dovrà capire quali saranno i reali obiettivi e vantaggi di cui il Prato potrà usufruire''.