MANFREDINI A FV, I DV AVEVANO IDEE CHIARE, ORA ANNO ZERO
"Seguirò la partita con interesse perché con la Fiorentina ho vissuto sei mesi bellisimi culminati con la grande emozione della promozione ma nello stesso tempo sono nato e cresciuto a Ferrara" a dividersi sulla gara di domenica tra Spal e Fiorentina è il doppio ex Tomas Manfredini che continua nei suoi ricordi "Certo, a Ferrara ho realizzato il mio sogno di bambino e tifoso di giocare e dubuttare nei professionisti con la maglia della mia città. Anche se a 19 anni sono andato via per fare una carriera importante sono rimasto attaccato a questi colori e sono felice che la Spal sia tornata in serie A".
E di Firenze che ricordo ha? "Arrivai in prestito a gennaio, quando fu praticamente cambiata mezza squadra. Ma furono sei mesi positivi perché vincemmo lo spareggio con il Perugia e salimmo in A. Io arrivavo dall'Udinese che è una piazza tranquilla ed anche se era in A e i viola in B lo considerai un bel passo per la mia carriera anche se poi gli infortuni mi limitarono molto e feci 14 presenze. Ma sono stato molto bene".
I Della Valle che dirigenti erano? "Erano molto presenti, mi ricordo un presidente che sapeva cosa voleva e dove voleva arrivare; c'era entusiasmo e voglia di riportare la Fiorentina in serie A come è poi accaduto. Da fuori ho poi visto sempre una Fiorentina ad alti livelli con questa proprietà ed anche se questo può essere considerato un anno zero e di ripartenza non va cancellato il passato e quanto di buono ha fatto finora. Capisco anche che tutti vogliono il massimo ma nonostante le incertezze iniziali mi sembra che la Fiorentina ora abbia una sua identità".
Da ex difensore come considera il reparto arretrato della Fiorentina? "Astori per me è uno dei centrali più forti, lo stimavo già ai tempi del Cagliari ed ora lo vedo sicuramente maturato rispetto a quegli anni. E' un difensore moderno e che gioca la palla ed infatti è nel giro azzurro. Ma per tre quarti è una difesa nuova ed è normale che ci sia qualche sbavatura. Comunque si vede l'impronta dell'allenatore e l'organizzazione di gioco in campo, è una squadra rinnovata, con giocatori nuovi al calcio italiano e giovani e per questo ha margini di miglioramento. Però ci sta che paghi il dazio di queste cose con dei passi falsi come a Crotone o Verona".
Spal-Fiorentina, uno due o x? "Sarei in difficoltà a fare un pronostico e non solo per le emozioni che mi danno queste squadre ma anche perché il risultato è aperto ad ogni pronostico con la Spal in crescita dopo alcune sconfitte, che ha vinto con il Genoa e tenuto a bada l'Atalanta a Bergamo e con la Fiorentina che è sicuramente una buona squadra ma che ogni tanto ha battute d'arresto come si diceva prima".
A Firenze torna mai? "Ci vengo spesso a correre all'ippodromo del Visarno con il mio cavallo, la mia grande passione. Ce l'ho sempre avuta ma non potevo coltivarla visto che giocavo a calcio. Dopo l'infortunio ho deciso di tuffarmici a 360 gradi ma non escludo che in futuro possa tornare in qualche veste nel calcio".