MANFREDINI A FV, A FIRENZE MANCANO PROGETTO E ALLENATORE PER IL FUTURO
A Firenze ha giocato un anno in prestito in Serie B, con la maglia orobica ha collezionato 133 presenze. Thomas Manfredini, in esclusiva per FirenzeViola.it, ha parlato così della prossima gara tra Atalanta e Fiorentina:
Che gara si aspetta la prossima domenica?
“Vedo una Fiorentina che non sta vivendo un gran momento e un’Atalanta che, dopo le discussioni uscite nei giorni precedenti alla Champions League, ha avuto una gran voglia di conquistare un risultato importante. C’è stato un riscatto da parte di tutti, anche se in campionato la Dea tentenna. Prevedo una gara che non sarà facile, giocata da entrambe le squadre con un po’ di paura. Non credo sarà entusiasmante”.
La Fiorentina non se la passa bene. A parte il gol, cosa secondo lei manca come il pane a questa squadra?
“Sono anch’io perplesso, perché non mi aspettavo una Fiorentina in questa posizione di classifica. C’è stato anche il cambio allenatore e si sperava in una spinta che per ora non c’è stata. Credo che si debba compattare il gruppo, perché i giocatori sono forti. Le qualità verranno fuori. È normale che se fai pochi gol, ma li prendi, poi diventa tutto più difficile. È giusto chiudersi dietro, lo posso dire da difensore, ma bisogna sfruttare bene le occasioni che capitano”.
Teme davvero che possa apparire lo spettro della Serie B?
Penso di no. La Viola ne verrà fuori e se le cose non andranno bene, la società si muoverà a gennaio. Vedo che le altre squadre a livello di organico sono molto inferiori alla Fiorentina. Fatto sta che ora la squadra è in quella zona calda, quindi deve usare qualche metodo un po’ più rozzo e concreto per onere punti”.
Lei che conosce la piazza, quanto a lungo pensa che Firenze possa sostenere questa situazione?
“Già quest’anno ho visto una società che ha cercato di cambiare qualcosa con giocatori importanti. Firenze è una piazza importante, ma credo che sotto l’aspetto della tifoseria l’entusiasmo sia scemato, e la gente di Firenze in 5 anni si sia rassegnata. Le potenzialità ci sono, ma manca qualcosa grande ed entusiasmante che in questo momento l’Atalanta possiede: un progetto e un allenatore che possa portare avanti la Fiorentina nel corso degli anni. Cambiare sempre tecnico diventa snervante”.
Pensa che i presunti malumori nello spogliatoio bergamasco possano influenzare la gara, nonostante il successo in Champions?
“Bisogna vedere se sono la realtà o meno, perché ci possono stare delle discussioni che però poi rimangono nello spogliatoio. Sicuramente ad oggi il passato e passato, è anche vero che la risposta la diano il tempo e i risultati, con quelli è tutto più facile. Una volta conquistata la Champions, la Dea deve concentrarsi completamente sul campionato”.