M. SERENA A FV: "VIOLA, LE FESTE POSSONO INFLUENZARE. E IL VENEZIA SE LA GIOCHERÀ"
L'entusiasmo in casa Fiorentina è giustamente alle stelle dopo la vittoria contro il Napoli, ma il tempo per festeggiare è veramente poco visto che sabato al Franchi arriverà il Venezia. Per approfondire le tematiche relative alla sfida, ma non solo, FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, Michele Serena.
Tra 4 giorni si affronteranno due squadre che stanno vivendo momenti opposti. Che partita si aspetta?
"Hanno due umori totalmente opposti perché la Fiorentina viene da una grandissima vittoria a Napoli, mentre il Venezia dalla seconda beffa consecutiva all'ultimo minuto. Di partite ce ne sono sempre meno, i punti in palio servono a tutti e chi è più bravo a dimenticare quello fatto nella partita precedente ha delle chance in più".
L'orario inusuale della gara potrà essere determinante?
"Quando si arriva sotto le feste è tutto un po' inusuale e ci possono essere delle distrazioni. Non penso che possa incidere tanto l'orario, ma la vicinanza della Pasqua sì".
Italiano e Zanetti, due allenatori emergenti che stanno provando a portare delle novità. Hanno qualche caratteristica in comune?
"Bisogna sicuramente constatare che le due squadre hanno potenziali diversi ed è anche poco carino paragonarli, però hanno dimostrato grandi cose anche in passato, tra cui l'idea di imporre il proprio gioco. Italiano lo fa da diversi anni, si è migliorato, ma ha sempre continuato a proporre quel gioco lì. Zanetti sta facendo lo stesso e anche ad Ascoli, quando fu esonerato, giocava un gran calcio. L'anno scorso ha fatto una cavalcata incredibile, ora sta avendo qualche difficoltà, ma è in linea con gli obiettivi e i progetti".
Finalmente anche Cabral e Ikone stanno cominciando a far vedere tutte le loro qualità.
"La Serie A è esigente ed il tempo è tiranno in questo sport. Non è semplice ambientarsi subito in un Paese diverso, in un ambiente, una cultura, usi e costumi differenti da quelli a cui si è abituati. Io ho giocato all'estero, il tempo è necessario ed indispensabile".
La crescita di Igor l'ha sorpresa?
"Penso che la crescita del singolo sia all'interno di una crescita generale di gruppo, di squadra. La Fiorentina ha scalato posizioni, ha trovato continuità di risultati e questo porta autostima, consapevolezza e, nell'insieme, i giocatori ne traggono giovamento. In tanti sono migliorati".
Dove il Venezia può mettere in difficoltà la Fiorentina?
"Sfruttando le sue qualità. All'andata fu una delle peggiori partite della squadra di Italiano contro un Venezia propositivo e la partita sarà questa, ovvero con il Venezia che verrà a giocarsi le sue carte a disposizione, anche perché i numeri dicono che se si difende il gol, prima o poi, lo prende".
C'è qualche giocatore del Venezia che potrebbe fare al caso dei viola?
"Si è parlato di un interesse per Aramu che ha delle buone qualità e lo sta dimostrando anche quest'anno. Può giocare dietro le punte, ma anche interno. Si tratta di un mancino interessante e credo che possa esserci del dialogo costruttivo visti i buoni rapporti tra i due club, testimoniati anche dall'operazione Maleh. Aramu è da tenere sott'occhio, può benissimo dire la sua".