LANDUCCI A FV, In UEFA entusiasmo ed esperienza contano ugualmente

18.09.2007 12:42 di  Marco Gori   vedi letture

All'antivigilia della sfida di Groningen, Firenzeviola.it ha contattato uno dei protagonisti della Coppa UEFA 1989/90, quella che vide affrontarsi in finale Fiorentina e Juventus, Marco Landucci. Marco, secondo lei -e poi le spiego dove voglio arrivare- in una competizione europea quanto conta l'esperienza? "Tantissimo, ma bisogna mettere sul piatto della bilancia anche l'entusiasmo sei giovani, quando noi nell'89 affrontammo l'avventura europea eravamo una squadra giovane" Vengo al punto: in Coppa segnare un goal in trasferta è importantissimo, in questo momento sembra che in questo senso Christian Vieri possa dare più garanzie di ogni altro, lei come lo vedrebbe da titolare a Groningen? "Domenica l'ho visto in forma strepitosa, non ci sarebbe da stupirsi se alla fine giocasse lui, ma ho visto bene tutta la squadra, ed in ogni caso la Fiorentina ha uno staff tecnico, Prandelli in primis, di altissimo livello, che saprà sicuramente scegliere nel migliore dei modi".

Lei mi dice che ha visto bene la Fiorentina domenica, un breve commento sulla gara "La Fiorentina sul 2-1 poteva chiudere tranquillamente la gara, ma poi..." Poi è arrivato il goal della vita di Zampagna "Io non lo definirei goal della vita, guardi che Zampagna non è nuovo a certe imprese" Tornando alla UEFA, voi partiste con un avversario proibitivo, l'Atletico Madrid, la Fiorentina quest'anno parte da una squadra apparentemente più abbordabile..."Nel calcio conta soprattutto la concentrazione, soprattutto oggi, dove le squadre materasso non esistono più; chi va in campo con presunzione rischia solo brutte figure"