JEDA A RFV, Italiano come un genitore. Col Cagliari sarà dura
L'ex attaccante Jeda è intervenuto a Radio FirenzeViola, durante "Social Club" iniziando col commentare il suo nuovo libro "Figlio del grande fiume: La mia avventura dall'Amazzonia alla serie A": "E' un libro che racconta un po' la mia storia extra-calcistica, con tutte le difficoltà che ho affrontato per arrivare fin dove sono arrivato. Mi premeva far capire ai più giovani che non è facile raggiungere certi obiettivi ma è possibile lavorando sodo".
Quale deve essere l'obiettivo della Fiorentina quest'anno?
"Io dico che non bisogna porsi un obiettivo, perché si rischia di fossilizzarsi. Bisogna lavorare e migliorare ogni giorno. Anche perché l'Europa è un traguardo più che alla portata".
Che idea si è fatto sulla sterilità offensiva?
"E' normale che una squadra come la Fiorentina che può raggiungere l'Europa abbia bisogno di determinati giocatori. Così come è normale soffrire quando l'attaccante non trova il gol, ma il supporto lo si può dare in tantissime maniere. Italiano può lavorare con gli attaccanti per cercare i meccanismi più adatti a loro... Credo che il tecnico lo stia già facendo".
Cosa pensa del percorso di crescita di Italiano?
"Nel momento di difficoltà si vedono le qualità anche degli allenatori, sulla loro bravura nel gestire mentalmente la squadra. Io credo che Italiano abbia le caratteristiche per diventare un grande allenatore, è come un genitore, ha fatto un lavoro importante a La Spezia e ora anche a Firenze. Poi sono i giocatori, ovviamente, che vanno in campo".
Che partita si aspetta lunedì contro il "suo" Cagliari?
"La Fiorentina avrà lo stesso entusiasmo di sempre, mentre per il Cagliari sarà un banco di prova, ma ai viola dico di stare attenti perché si tratta comunque di una squadra da non sottovalutare".