IVAN A FV: "DRAGOWSKI NON È DA RIMPIANGERE. MI PIACEREBBE CRAGNO ALLA FIORENTINA"
Archiviata definitivamente la stagione del ritorno in Europa, in casa Fiorentina sono già diversi giorni che si sta progettando la prossima sessione di mercato. Sono diversi i reparti che la società sta cercando di ritoccare, a partire dalla ricerca della punta da affiancare a Cabral per arrivare al nodo Torreira, ancora da risolvere, e così via. Oltre a questi appena citati, uno dei principali pacchetti che verrà modificato è quello dei portieri: se da una parte c’è la certa conferma di Terracciano, dall’altra abbiamo la certezza che Italiano vedrà l’arrivo di un altro estremo difensore. Proprio per analizzare i nomi principalmente indiziati, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva un ex portiere viola, Andrea Ivan.
Che cosa ne pensa di Terracciano? Sarebbe giusto puntare ancora su di lui?
"Dipende da cosa vuole fare la società, cioè che cosa ha in mente. è logico che rispetto ad andare su una meteora per me è meglio tenere Terracciano. Però se vanno su un nome importante e in crescita allora lo capisco. Fondamentalmente con Terracciano non c'è un portiere da definire scarso".
Dragowski è invece con le valigie in mano. La Fiorentina potrebbe rimpiangerlo?
"Secondo me no. Penso che lui abbia fatto il suo tempo. è un buon portiere, anche di esperienza. Però quest'anno non è andato come nei suoi piani, un po' per infortuni un po' per chi c'era dietro".
Cosa ne pensa dei nomi più discussi finora, come Gollini e Vicario?
"Sono due portieri che hanno dimostrato di essere pronti, ma Firenze è Firenze. Bisogna conoscerla e capire come si entra in campo. Cambiare uno dei due tra Terracciano e Dragowski per prendere uno di questi secondo me va bene, ma cambiarli tutti e due e rimpiazzarli bene la vedo dura. A me piacerebbe vedere Cragno in viola, essendo anche di Firenze credo se lo meriterebbe".
Quali sono i reparti da rafforzare di più?
"Con tutto quello che è successo sicuramente davanti c'è da sistemare. Bisogna anche sentire il parere dell'allenatore. Però insomma in difesa e anche sugli esterni penso che per il calcio di Italiano qualcosa si possa cambiare".
Che cosa si deve aspettare la piazza l’anno prossimo, anche come obiettivi?
"La piazza non si deve fare grandi aspettative o pensare a grandi traguardi. Io anche quando giocavo in squadre forti prima guardavamo la salvezza, poi le coppe e poi il campionato. Raggiunta la salvezza dipende quante partite hai davanti ancora, perché magari le squadre inizialmente si fanno forti e belle, poi qualcosa comincia a non andare e uno ne può approfittare. Io dopo quest'anno vorrei vedere un campionato importante".