ITALIANO A FV, Gilardino come Re Mida

Esclusiva Firenzeviola.it
03.10.2008 14:08 di  Andrea Capretti   vedi letture
ITALIANO A FV, Gilardino come Re Mida
FirenzeViola.it

Vincenzo Italiano, è uno di quei volti positivi del calcio, un pensatore di centrocampo, abituato alla faticosa e silenziosa vita da mediano ma che tra un pallone recuperato e l'altro ha trovato il modo di ritagliarsi un posto speciale nei dintorni di Verona. Italiano è uno di quelli che aspetta la Fiorentina per salutare vecchi compagni di squadra; uno di quelli che sia il Chievo, o il Verona (oggi ai margini del calcio che conta), all'ombra del Bentegodi racconta in esclusiva per Firenzeviola.it i giorni che portano al confronto con i viola.

Un primo bilancio di questo Chievo Verona '08/'09

"Il Chievo viene da un'ottima prestazione con il Catania dove ci è mancato solo il gol; 7-8 occasioni non concretizzate e zero punti raccolti. Non sfruttare le occasioni sotto porta è una colpa. Stiamo bene e in questo avvio di stagione, solo contro il Lecce non siamo stati all'altezza".

E dall'altra parte arriva una Fiorentina non nel suo miglior momento

"Non sono molto d'accordo. Prima di tutto quello che risalta è la forma di Gilardino: un Re Mida, trasforma in oro tutto quel che tocca, mette in rete tutto quello che passa sui suoi piedi. Ci vorrà massima attenzione a lui e agli altri. Ho seguito anche il match con lo Steaua, e i viola meritavano di vincere ma forse anche per loro è solo un momento in cui gira male sotto porta. Però giochiamo in casa è per noi l'obiettivo non possono che essere i tre punti".

In panchina Giuseppe Iachini, ex viola dagli ottimi trascorsi fiorentni, consigli particolari del mister?

"Noi prepariamo la partita con grande voglia, abbiamo studiato delle contromisure per i viola in settimana e sarà fondamentale di metterle in atto".

Marchio di fabbrica del Chievo, anche nel corso degli anni, il gioco sulle fasce

"Da tempo sviluppiamo questo tipo di gioco. Non a caso è anche quello che l'anno scorso ci ha portato alla vittoria con merito del campionato di serie B. Quando gli avversari ti lasciano spazi è fondamentale approfittarne in velocità. Alla fine i movimenti con e senza palla a quella velocità mettono tutti in difficoltà".

Uno sguardo alla tua carriera e contro la Fiorentina per te sarà una vera e propria rimpatriata.

"Direi (ride ndr). A cominciare da Cesare Prandelli che in due anni super mi ha lanciato a Verona, nel calcio che conta. Promozione, intertoto e un rendimento incredibile. Non si può dimenticare un mister così ma in quegli anni ho giocato anche con Mutu, Frey, Dainelli, Gamberini. Aspetto con ansia il momento di riabbracciarli domenica".

Calci piazzati. Una tua specialità, una nota dolente a Firenze: consigli?

"Ma quali consigli… Mutu calcia benissimo, semmai lui dovrebbe insegnare a me. Io ho fatto qualche rete ma non mi sento specialista, la Fiorentina ha soluzioni importanti sotto tutti gli aspetti, anche sui piazzati".

Mettendo da parte i timori, non è che vi sentite pronti per sgambettare una grande in difficoltà?

"Io tutta questa Fiorentina in crisi non la vedo, è pur sempre una squadra imbattuta in Champions, che ha rischiato solo in contropiede e vinto l'ultima di campionato contro il Genoa. Certo poi i tifosi si aspettano sempre tanto… Per il Chievo è sempre dura".

Dove possono arrivare i 'mussi volanti'?

"Il nostro obiettivo è sempre la salvezza, magari tranquilla e che arrivi prima della fine. Non pensiamo ad altro".

Ci racconta la favola Chievo vista da uno dei suoi protagonisti?

"E' un ambiente diverso rispetto alle grandi piazze, dove tutto viaggia sempre a mille all'ora. La gente non ti da quella pressione come a Firenze e si lavora con grande tranquillità. Poi c'è una società sempre presente, che cura i rapporti con i giocatori, in grado di farti sentire calciatore a tutti gli effetti. L'unica preoccupazione è il rendimento in campo. Questi sono gli ingredienti".