GREGUCCI A RFV, Europa ha dato autostima. Lecce...
L'ex allenatore di Fiorentina e di Lecce, Angelo Gregucci, ha parlato della sfida di lunedì e delle tematiche viola a Radio Firenzeviola: "L'Europa ha dato boccate di aria fresca e autostima ai suoi attaccanti. La Fiorentina riprende così ottimismo e risalirà. Vedo le stimmate dello scorso anno se non vedo lo stesso pressing e altre caratteristiche. Il Lecce però in casa vende cara la pelle ed ha uomini di qualità. Se però lo pressi non devi perdere il duello perché nell'uno contro uno se trova campo è pericoloso".
Cosa pensa della difesa viola? "Ho un debole per Milenkovic, da tempo uno dei migliori nel panorama italiano. si è fatto male ma sta rientrando, sa leggere le traiettorie e mi convince. Sulle gerarchie dei portieri non so, anche se penso che le scelte dell'allenatore vanno condivise col preparatore ma io sono per far giocare sempre uno"
Gerarchie davanti? "Mi fido di Italiano perché lui li vede. Vedevo Jovic triste ma l'Europa gli ha fatto tornare un po' il sorriso, per questo dico che la Conference aiuta. La Fiorentina era abituata bene con Vlahovic, in seguito ha avuto una company che doveva dividersi i gol ma così non è stato ed ora credo punti su Jovic. Ma va tutto contestualizzato in questo campionato diviso in due tronconi, con tutte queste partite ravvicinate e le formazioni che a volte te le fa il medico. Poi ci si fermerà per il Mondiale del Qatar che sinceramente non amo molto perché il campionato fino a Natale non si è mai fermato".
Il modulo? "Non guardo ai numeri ma si tratta di aggiustamenti. Per esempio vedo Pioli che non si lega ai numeri ma si sta piegando alle qualità dei giocatori che ha, perciò poi un 4-2-3-1 si può variare in corsa e nel percorso. Ma importanti sono i compiti che dai e sui principi di gioco che anche Italiano ha. Si è rivelato il miglior allenatore nell'andare a prendere le squadre in alto".
Gruppo determinante? "Non so se è il segreto di Pulcinella ma qualsiasi gruppo non so se debba avere coesione, regole e principi. A volte sento banalità legate a luoghi comuni ma noi creiamo un fenomeno in 4 partite e poi lo trasformiamo in una pippa perché siamo superficiali. Vedi il Napoli dato in difficoltà dopo l'addio dei big e il tutto si è trasformato in un'anomalia per quanto sta facendo, compresa la media gol in Champions League. Sta giocando un calcio sbalorditivo nonostante un girone durissimo. Noi siamo il Paese dei luoghi comuni. Chi è bravo deve giocare al di là dell'età o al nome".
Cosa pensa di Commisso? "Ha investito tantissimo nel centro sportivo ed ha una visione lungimirante per avere campi per creare giocatori in casa propria e creare senso di appartenenza. Ha investito tanto in qualcosa che rimarrà a Firenze, di sicuro se lascia non se lo carica sulle spalle. Poi ha creduto in un progetto tecnico con Italiano e vedo la Fiorentina attestarsi come brand dietro alle big. Poi sta investendo anche nei giocatori. Bisogna dare tempo e credo che Italiano sia la persona giusta per portare avanti il progetto. Commisso ogni tanto si impermalosisce ma non ha lesinato investimenti e di questo va ringraziato"