GALLI A FV, AUGURI FIORENTINA, CHE POSSA USCIRE DALL'ANONIMATO. 16 ANNI FA...

01.08.2018 14:31 di  Luciana Magistrato   vedi letture
GALLI A FV, AUGURI FIORENTINA, CHE POSSA USCIRE DALL'ANONIMATO. 16 ANNI FA...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Sedici anni, dopo il fallimento, nasceva la Fiorentina Dei Della Valle costretta a ripartire dalla C2. Chi c'era e chi è stato l'artefice di quella società è Giovanni Galli, ex viola chiamato come direttore sportivo: "C'era tanto entusiasmo - ricorda Galli in esclusiva a Firenzeviola.it -ma nello stesso tempo si ripartiva da una categoria, la C2, che nessuno conosceva. Però ricordo grande disponibilità della società e dei collaboratori del settore giovanile che dovevano ricostruire un vivaio che non c'era più. E soprattutto bisogna dire grazie a due o tre giocatori che hanno dato forza e credibilità al progetto. Il Napoli o il Parma recentemente hanno avuto esempi da seguire ma noi siamo stati i primi a fare questo percorso e non era semplice convincere un giocatore importante a scendere in C2. Di Livio in questo senso fu un grimaldello importante perché fu un sempio per altri che pensavano che se avesse accettato lui, che aveva giocato i Mondiali, anche loro potevano ripartire dalla C2. Non fu facile anche il momento, visto che le aziende erano in ferie e mancava tutto, maglie, palloni e tutto il resto. Gli armadietti erano dei chiodi, le stanze erano vuote, non c'erano scrivanie e ci siamo dovuti rivolgere a imprenditori conosciuti o amici che fossero sensibili alla nostra causa".

Sono stati fatti grandi passi, ma a distanza di 16 anni, cosa non c'è piu? "All'epoca io trovai un ambiente familiare per fare calcio, c'era Salica, persona squisita e straordinaria, c'era un gruppo di 7/8 persone che si aiutavano e contribuivano ad un unico obiettivo. Credo che oggi sia cambiato lo spiriuto nel calcio in generale, oggi tutto rende distanti i calciatori. Allora si andava in trasferta con i tifosi, ne è una prova lo storico di Gubbio quando spalarono la neve dal campo. C'era uno spirito bello di cui ho tanta nostalgia".

E i Della Valle come erano? "Per quella che è stata la mia esperienza, straordinari anche loro perché avevano voglia di fare questa esperienza, ne erano attratti completamente ed erano sempre presenti, qualunque cosa servisse. Non so se Calciopoli li ha feriti nell'orgoglio di grandi imprenditori puliti, di sicuro quella vicenda ha segnato un solco".

Che futuro vede allora? "Non lo so perché prima capisco e comprendo poi ci sono dichiarazioni che mi portano fuori strada. Io sposo la linea dei giovani, intendiamoci, ma credo servano anche delle guide e il solo allenatore non può bastare. Per ora non vedo giocatori di esperienza e del peso specifico per fare il leader, tolto forse Pezzella. E quando hai solo giovani con l'entusiasmo possono arrivare chissà dove, ma allo stesso non sai come possono reagire a paure e preoccupazioni".

Da artefice della rinascita cosa augura alla Fiorentina? "Auguri di ritrovarla da protagonista, di uscire dall'anonimato e che non resti più a galleggiare"