Il Venezia ai raggi X: Radu è una sicurezza e la difesa subisce pochi gol. Attenzione ai guizzi di Yeboah e alla velocità di Zerbin. I precedenti non sono favorevoli ai viola

Il Venezia ai raggi X: Radu è una sicurezza e la difesa subisce pochi gol. Attenzione ai guizzi di Yeboah e alla velocità di Zerbin. I precedenti non sono favorevoli ai violaFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Alberto Polverosi

Non sarà per niente facile per la Fiorentina la trasferta a Venezia. Il giovedì dell’eliminazione dalla Conference League lascerà di sicuro qualche traccia nelle gambe (120 minuti in campo) ma soprattutto nella mente dei viola. Delusione da una parte e paura dall’altra. Tutt’e due hanno ancora obiettivi aperti, la Fiorentina rincorre l’Europa e il Venezia la salvezza. Ma i viola avranno solo tre giorni per preparare una partita che non possono sbagliare, mentre i veneti (nemmeno loro possono sbagliarla) si stanno allenando per questa sfida da sabato scorso e in tutto avranno nove giorni per affilare le armi.

Ci sono 33 punti di differenza, però le ultime giornate di campionato sono sempre fuori controllo, fuori da ogni logica. E c’è anche un altro aspetto che Palladino avrà sicuramente considerato: il Venezia è terz’ultimo, ma non ha mai deluso sul piano del gioco. Di Francesco ha lavorato bene a livello tecnico e tattico, nonostante i mezzi non eccelsi a sua disposizione. È una squadra che non prende tanti gol, ora sono 49, Monza, Empoli, Lecce, Parma, Verona e Cagliari ne hanno incassati di più, 49 gol li ha subiti anche l’Udinese, 48 il Como, 45 la Lazio per dire. Nelle ultime 10 gare, il Venezia ha ancora aumentato la sua forza difensiva, ha subìto 9 reti e per quattro volte (con Lazio, Atalanta, Napoli e Monza) la sua porta è rimasta imbattuta. Sono numeri che fanno riflettere. Lascia pochi spazi agli avversari, ma soprattutto ha trovato due portieri che hanno aiutato notevolmente la difesa, prima il giovane Stankovic, poi Radu. Se togliamo il cagliaritano Caprile, nella zona bassa della classifica nessun’altra squadra ha un portiere titolare (e ora un vice) di questo spessore. E se, come sembra, Kean non dovesse farcela, per il Venezia sarebbe un vantaggio in più.

La vittoria sul Monza di tre giornate fa ha interrotto una striscia negativa di 15 partite senza i tre punti. In quella serie nera il Venezia ha perso in casa con Inter, Roma, Bologna e Milan, però è riuscito a bloccare il Napoli sullo 0-0 e prima di battere il Cagliari (penultimo successo di Di Francesco) aveva pareggiato 2-2 con la Juventus a Torino. La cessione a gennaio al Palermo di Pohjanpalo (ancora oggi miglior marcatore della stagione veneziana con 6 reti) non ha aiutato di sicuro la risalita della squadra, che infatti non segna tanto (28 gol, quarto peggior attacco della Serie A). Ora Di Francesco punta forte sulla fantasia di Yeboah che gioca al fianco o alle spalle di Gytkjaer e sulla velocità di Zerbin, arrivato a Venezia nel mercato di gennaio e subito ben inserito nel telaio della sua nuova squadra, senza dimenticare le punizioni di Nicolussi Caviglia, l'ex juventino ha un tiro da fuori non indifferente. Il calendario finale per i veneti non è per niente semplice, dopo la Fiorentina sono attesi dallo scontro diretto a Cagliari e all’ultima giornata la Juventus al “Penzo”, tre avversarie ancora in corsa per un traguardo.

Ci sono anche dei precedenti più o meno storici che inducono la Fiorentina alla prudenza. Per esempio: il Venezia non ha perso in cinque delle ultime otto partite di Serie A contro i viola, di questa serie ne ha vinte quattro e pareggiate una; non ha preso gol dalla Fiorentina in tre delle ultime quattro sfide di campionato, compreso il bruttissimo (per la squadra di Palladino) 0-0 dell’andata, dovuto anche ai 9 cambi del tecnico viola dopo i play-off di Conference League con l’Akademia Puskas del giovedì precedente. E ancora: la Fiorentina, fra tutte le squadre di Serie A, è quella che il Venezia, sul proprio campo, ha battuto più spesso, otto volte su tredici. Per finire: le sole quattro vittorie di Di Francesco in questa stagione sono arrivate al “Penzo”. Insomma, c’è tutto perché la Fiorentina tenga gli occhi spalancati. Non sarà una passeggiata in laguna.