DIARIO DI BOBO, La Collezione definitiva
E alla fine dopo il "The best of..." arriva la "Collezione definitiva". Ecco per voi tutte le puntate del "Diario di Bobo", con le gesta di Christian Vieri raccontate dal nostro collaboratore Stefano Borgi.
Fonte: Goal.com
E alla fine arrivò anche l’ultima pagina del “Diario di Bobo”. Innanzitutto un ringraziamento. Noi ci siamo divertiti nello sfruttare quella micidiale macchina mediatica che è Bobo Vieri. Nel contempo ringraziamo chi ha avuto la ventura di seguirci, al quale speriamo di aver strappato ogni tanto un sorriso, perché come disse qualcuno: “Il calcio non può essere una cosa seria, visto che lo giocano 22 persone in mutande”. Sette giorni per sette puntate quindi, che hanno abbracciato la seconda settimana di ritiro della Fiorentina a Castelrotto, e come in ogni buon sceneggiato o fortunato varietà, arriva il momento de “Il meglio di…”.
Chi vi scrive lo ha seguito passo passo e ha notato un Bobo Vieri ondivago, un giorno sull’altare e l’altro nella polvere, sempre e comunque protagonista. Siamo partiti il 22 luglio, con la maglietta con su scritto “Sputi e Cazzotti” (riedizione ironica della griffe “Baci e abbracci”), dono di alcuni tifosi viola; Bobo ha gradito. Il 23, lunedì, Bobone impallinava da par suo i tre portieri viola con “bombe” da fuori area. Applausi per lui, e anche in questo caso Vieri gradisce. Martedì 24 lo scopriamo nella veste di “chioccia” col “pulcino” Pazzini, al quale, prima dell’allenamento (forse per “battezzare” il nuovo taglio di capelli del ‘Pazzo’), elargisce un’affettuosa carezza sulla testa. Fin qui un Vieri sorprendente, quasi paterno. Ma le nuvole cominciano a addensarsi. Mercoledì 25, mentre la pioggia di Castelrotto rovescia sui tifosi il classico acquazzone estivo, un’altra tempesta si abbatte su Bobo, ed è quella ormonale di una ragazza che gli grida “Spogliati”. Episodio isolato, carino, da circoscrivere immediatamente. Le nubi poi, o meglio le disgrazie, non vengono mai da sole; e allora giovedì 26, su Bobo si abbatte il gomito di Pazienza, che durante l’allenamento gli provoca una ferita alla testa rendendo necessari tre punti di sutura e un cerotto bianco che ben presto diventerà un ‘must’ per media e fotografi. Il 27, venerdì, l’apoteosi (negativa). Arriva il primo vero infortunio, seppur piccolo. Contusione al ginocchio con tanto di borsa del ghiaccio e il periodo nero si sublima nella giornata di sabato 28, nello scontro verbale con gli “ultras” che prima intonano cori “inneggianti” alle virtù amatorie di Bobo, e poi si indignano (eufemismo) di fronte al suo rifiuto di firmare qualche autografo.
Bobo è ora in convalescenza, rientrerà l’8 agosto, a San Piero a Sieve. L’anno scorso in quel periodo ed in quella sede fu sancita la separazione fra Toni e la Fiorentina (consumata 12 mesi dopo). Questa, invece, potrebbe essere l’occasione per celebrare il “matrimonio” fra Bobo ed il tifo viola. Da consumarsi subito però, e senza perdere altro tempo. Auguri Bobo.