DI CHIARA A FV, CHE SFIDA TELLO-SALAH. E LA CHAMPIONS...

Esclusiva Firenzeviola.it
03.03.2016 20:05 di  Tommaso Bonan   vedi letture
DI CHIARA A FV, CHE SFIDA TELLO-SALAH. E LA CHAMPIONS...
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© foto di Federico De Luca

Roma-Fiorentina, un assaggio di Champions League. La gara dell'Olimpico mette difronte due squadre in forma, piene di talenti, che si giocano la stagione in una partita dagli alti contenuti tecnici. Dalla sfida Spalletti-Sousa ai duelli in campo, Alberto Di Chiara (esordio in A proprio con la Roma, 142 presenze in maglia viola) ne parla in esclusiva a Firenzeviola.it:

Come arrivano Roma e Fiorentina alla sfida dell'Olimpico?
"Sono due squadre in salute. La Fiorentina dal punto di vista tecnico/tattico ha fatto una stagione ottima, e nonostante un periodo di flessione si presente bene all'Olimpico. La Roma è in netta ripresa, con Spalletti che ha portato ordine e disciplina. Domani sera si giocheranno una bella fetta di stagione".

Favorita?
"La Roma domani sera potrebbe partire avvantaggiata, ma solo e soltanto perché si gioca all'Olimpico. Per il resto non vedo grosse differenze. Quella viola e quella giallorossa sono nettamente le due squadre migliori".

La lotta per il 3° posto è sempre più avvincente.
"La Fiorentina finora è quella che per qualità /prezzo ha stupito più di tutte, è lassù a pieno titolo. La lotta per il terzo posto resta comunque aperta, con Milan e Inter che avrebbero il potenziale ma che per adesso non convincono. Nel Napoli è tornato a segnare Higuain, ma per gli azzurri vale la lotta scudetto con la Juventus".

E' anche una sfida tra talenti: su chi punterebbe?
"Dico Tello-Salah. Entrambi saltano l'uomo e possono scardinare le difese avversarie. E a proposito di difese, credo che quello viola sia superiore rispetto a quello di Spalletti. Potrebbe essere un punto debole dei giallorossi nella gara dell'Olimpico fra le due squadre".

Sousa è uno dei protagonisti della stagione. Preoccupato che possa lasciare Firenze? 
"Il suo modo di comunicare, il fascino e il modo di fare hanno colpito subito. Non mi sorprende che venga seguito da tante grandi squadre. Pericolo che lasci la Fiorentina. I suoi predecessori - Prandelli e Montella - sono rimasti almeno tre anni...".