CHIARUGI A FV, Antognoni era ok al posto di Burdisso
In casa Fiorentina sono in procinto di arrivare dei cambiamenti anche nei quadri societari, toccando forse anche una figura storica della storia del club come Giancarlo Antognoni. Per lo storico dieci viola, dopo quattro anni passati a rivestire la carica di club manager, alle porte potrebbe esserci un ruolo da responsabile del settore giovanile, una carica che molti vedono come marginale rispetto a quella ricoperta fino ad ora. “Non so come potrebbe prendere questo incarico Giancarlo - ha detto in esclusiva a FirenzeViola.it Luciano Chiarugi, prima giocatore e poi allenatore della Fiorentina, condividendo qualche mese in panchina proprio con Antognoni - I cambiamenti che si prospettavano in questi mesi si stanno verificando. Io credo che avere in società un campione del mondo come Antognoni (ma anche Oriali o De Rossi come si vede in Nazionale) faccia bene a qualsiasi squadra. Difficile e rischioso ridimensionare la sua figura, che già in questi ultimi anni credo che avrebbe potuta essere sfruttata di più. Non so come detto come la prenderà Giancarlo, so per certo che lui per la Fiorentina ha dato quasi la vita, quindi penso possa fare un passo incontro alla società e se il compito proposto lo gratificherà sarà felice di svolgerlo”.
In casa Fiorentina è arrivato Nicolas Burdisso, l’argentino affiancherà Daniele Pradè come DS. Pensa che anche Antognoni avrebbe potuto ricoprire quel ruolo?
“Credo di sì. Alla fine Burdisso è relativamente nuovo del mestiere e non conosce l’ambiente Fiorentina. Penso che avrebbero potuto dare un ruolo più centrale a Giancarlo”.
In uscita: prevede tante partenze?
“Nella rosa della Fiorentina ci sono tanti punti interrogativi, penso a Kouame, Callejon, Kokorin ma anche Ribery, tutte situazioni da risolvere al più presto”.
Proprio sul francese: lo terrebbe in viola?
“Ribery è un grande campione, di esperienza e qualità ma inizia ad avere una certa età ed in due anni ha fatto cinque gol. Credo sia stato importante per la Fiorentina, anche per la crescita di giocatori come Vlahovic, ma adesso è il momento di valutare se valga la pena continuare ad investire su di lui”.