CAROBBI A FV: “CHE LAVORO ITALIANO! DRAGO OUT? GIUSTO. VLAHOVIC L’AVREI “UCCISO”...”
La Fiorentina è tornata a imporsi su un avversario con almeno sei gol di scarto dopo ben trent’anni. Era infatti il 1992 quando l’allora squadra allenata da Gigi Radice scalzò l’Ancona per 7-1. In campo c’era anche Stefano Carobbi, che dunque sa bene cosa si prova ad ottenere un risultato così schiacciante: “Sono prove d’orgoglio, cose che fanno bene al morale - le parole dell'ex difensore in esclusiva a FirenzeViola.it - Soprattutto dopo aver perso pesantemente a Torino, come è successo alla squadra di Italiano”.
A proposito di Italiano, le sta piacendo il suo operato?
“Sta facendo un ottimo lavoro di gruppo, i ragazzi giocano insieme e poi non ci sono mugugni perché fa ruotare più o meno tutti. Questo per una squadra è un segno di forza. Ieri ho visto una Fiorentina che giocava in scioltezza ed è vero che l’avversario, il Genoa, non ha fatto quasi niente per contrastarla ma non era altrettanto scontato surclassarlo così”.
Lei ha apprezzato le scuse di Vlahovic dopo il rigore sbagliato?
“Intanto io penso che l’avrei ucciso... (ride, ndr) E credo che Italiano si sia contenuto. Quanto alle scuse, sono quelle cose che fanno i giocatori più estrosi, più bravi. Poi si è anche rifatto, quindi bene così”.
Pensa abbia un doppio significato l’esclusione di Dragowski?
“No, l’ho trovata una scelta coerente. Il portiere è un giocatore come gli altri: se un difensore fa una brutta partita, la volta successiva non devo sentirmi costretto a dargli il posto per evitare dietrologie. Non sei tranquillo? Allora non ti porto in campo. Semplice. Italiano ha fatto benissimo, il contentino non serve perché se poi sbagli di nuovo è la fine”.
Concludiamo in difesa: quelle di Biraghi sono due perle vere?
“Un difensore può battere le punizioni soltanto se è mancino”.
Perché?
“Perché i mancini hanno un piede diverso, un modo di calciare diverso. Ricordo Passarella… Ma io mi riferisco a tutti i giocatori, non solo ai difensori. I mancini hanno una marcia in più”.
Biraghi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa?
“Sicuramente. Anche se a dire la verità qualche pecca ce l’ha... Se poi si vuole un "top" sulla fascia è un altro discorso, ma lui si dà un gran da fare in campo e questo è l'importante”.